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Buffon: "Moggi? Simpatico e controverso, ma quei due scudetti sul campo sono nostri"

di FcInterNews Redazione

Gigi Buffon si confessa in una lunga intervista al Corriere della Sera. Tanti i temi toccati, il primo riguarda anche una vecchia gloria interista, Ivano Bordon, al tempo dei fatti narrati allenatore dei portieri della Juventus. "Juve-Reggina, in casa. Andai dall’allenatore dei portieri, che era un grande: Ivano Bordon. Lui mi tranquillizzò: “Gigi, non devi giocare per forza”. Ripresi fiato. Guardai scaldarsi il secondo portiere, Chimenti, che è un mio carissimo amico. E pensai che ero davanti a una sliding door, a un passaggio decisivo della mia carriera, della mia vita. Mi dissi: Gigi, se tu non entri in campo sta- volta, crei un precedente con te stesso. Magari ti succederà una seconda volta, e poi un’altra ancora. E non potrai più giocare. Così entrai in campo. Feci subito una buona parata. Che salvò il risultato, perché poi vincemmo 1-0. Ma il problema rimaneva. Il dottor Agricola fece la dia- gnosi, poi confermata dalla psicoterapeuta: depressione".

Più avanti nell'intervista Buffon parla anche di Moggi, "una persona simpatica e controversa, un dirigente che ha sempre avuto successo, un carismatico che teneva a distanza i calciatori ma li sapeva prendere. I due scudetti revocati? Chi c’era sa che sul campo li abbiamo vinti noi. In un ambiente dove i puri che potevano scagliare la prima pietra erano pochissimi".


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