Capello: "Lautaro fa tutto quello che deve fare, è lui il migliore della Serie A". Poi assegna altri 3 oscar all'Inter
Intervistato da Sportweek, Fabio Capello assegna i suoi personali 'Oscar' ai protagonisti della Serie A 2023/24, partendo da quello di 'miglior giocatore' che l'ex allenatore assegna al capitano dell'Inter Lautaro Martinez: "Capitano vero, non per la fascia al braccio ma perché come tale si è comportato in ogni momento. Leader positivo, trascinatore in campo e nello spogliatoio. Il fatto che rinnovi il contratto dimostra il suo attaccamento a società, squadra e tifoseria. Ha segnato 24 gol in campionato, ma è stato utilissimo anche per i suoi movimenti, per il pressing che porta sui difensori, per come fa giocare i compagni. Fa tutto quello che deve fare un attaccante moderno. Giocatore completo e uomo copertina della Serie A appena conclusa".
Miglior centrocampista, Hakan Calhanoglu:
"Oltre a dirigere la squadra con grande intelligenza tattica e visione di gioco, si è anche preso la responsabilità di calciare i rigori. E arrivato a sedici di fila trasforma-ti, non è mica poco: il rigore sembra facile, ma solo quando si segna. Ci vogliono personalità, freddezza e grande fiducia in se stessi, per andare sul dischetto".
Miglior attaccante assegnato a Joshua Zirkzee, sul quale aggiunge:
«Tolto Lautaro, io sono innamorato del centravanti del Bologna. L'ho visto a San Siro contro il Milan, e ho ammirato un giocatore completo, di grandi qualità tecniche".
Uomo squadra, Nicolò Barella:
"L'interista è l'uomo che incarna lo spirito combattivo di una squadra, in campo la sua personalità si sente moltissimo. E un leader con qualità tecniche, certamente la miglior mezzala italiana in questo momento. Un altro che mi piace molto è l'atalantino Ederson: corre, contrasta, imposta, si inserisce. Nella costruzione di una squadra, da allenatore sarebbe la mia prima scelta".
Miglior dirigente, Beppe Marotta:
"Chi se non lui, capace di tenere la barra dritta in un momento di difficoltà finanziarie del club. Tanto capace da far credere che quelle difficoltà sembrava che neanche esistessero".