Carlos Augusto: "Il futuro? Non ci penso. Sento un legame molto forte con il Monza"
"In realtà io non volevo nemmeno fare il calciatore. A 6 anni ero troppo scarso, i miei amici mi prendevano in giro. Poi ho chiesto a mio padre di iscrivermi in una scuola calcio per aiutarmi a migliorare. Sono durato sei mesi, non mi piaceva, le cose non andavano bene. Mi sono fermato per qualche mese, ma visto che sono testardo ho riprovato e da lì è venuto tutto più naturale. Ma solo a 15 anni ho iniziato a pensare che forse sarei potuto diventare un calciatore professionista". A rivelarlo, ai microfoni di SportWeek, è Carlos Augusto, terzino brasiliano tra i trascinatori del Monza di Raffaele Palladino, che con le sue prestazioni si è guadagnato gli elogi di tutti gli addetti ai lavori e l'interesse delle big italiane, compresa l'Inter che punterebbe su di lui in caso di partenza di Robin Gosens.
Il futuro, però, non è la principale preoccupazione del giocatore ex Corinthians: "Non ci sto pensando. Non voglio guardare troppo avanti: se non penso al presente non costruisco un buon futuro. Sento un legame umano forte con il Monza, i tifosi, la città che è bellissima e tranquilla da vivere: abito a Milano ma spesso vengo qui per passeggiare e mangiare in alcuni ristoranti del centro. Conosco molto bene le vie Italia o Brasile? È difficile, mi piacciono entrambe. Ma il cuore è brasiliano…".
ACQUISTA LA SPECIALE MAGLIA CELEBRATIVA PER LA FINALE