Cesari: "Per il rosso a Bisseck mancano le quattro condizioni. Rigore su Pio? Non è come settimana scorsa"
Graziano Cesari, nella moviola di Pressing, spiega perché la decisione di Doveri di ammonire Bisseck (e non espellerlo) per il fallo su Giovane in Verona-Inter sia corretta. "Sucic sbaglia il retropassaggio, si inserisce Giovane e cade a contatto col difensore dell'Inter. La prima intenzione di Doveri è estrarre il cartellino giallo, non mette mai mano a quella sinistra. Bisseck gli fa notare che vicino alle panchine c'era Sucic che poteva intervenire e allora Doveri estrae il giallo".
"Chiaro che c'è la disperazione dei giocatori del Verona - dice ancora Cesari -, ma la direzione del pallone è esterna e c'è la possibilità che Sucic possa intervenire perché è in vantaggio sull'altro giocatore dell'Hellas. La distanza è tale da permettere una chiara ed evidente opportunità per segnare? No perché ci sono quattro condizioni: possesso, distanza, nessun avversario che possa recuperare e che il pallone sia diretto in porta, se ne mancano una o due di queste opportunità viene depenalizzato e si dà il cartellino giallo. Può essere considerato un grave fallo di gioco? C'è il tocco sul piede e dopo va a prenderlo anche con l'altro piede, o lo consideri grave fallo di gioco ma il cartellino arancione non esiste".
Infine una considerazione su un rigore chiesto dall'Inter. "Pio Esposito cade a contatto col giocatore del Verona, ma il giocatore del Verona si appoggia soltanto sulla spalla, non trattiene mai la maglia. Non ci sono 'cravatte', come era accaduto invece settimana scorsa".