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CF - Da Nike a Suning: quanto valgono le sponsorizzazioni dell'Inter

di Mattia Zangari

Come noto, l'Inter ha intascato 108,3 milioni dagli sponsor nel 2017, con una percentuale rispettivamente del 49,1% sui ricavi. Quanto valgono, però, in particolare i vari accordi? Le cifre sono contenute in un documento di cui Calcioefinanza.it è venuto in possesso, eccole nel dettaglio: 

NIKE - La partnership va avanti dal 1998/99 e, stando all’attuale contratto, proseguirà fino al 30 giugno 2024. Nelle ultime tre stagioni, l’azienda di abbigliamento ha versato nelle casse del club di Corso Vittorio Emanuele II 13,4, 12,5 e 9,4 milioni di euro. Cifre nettamente superiori a quelle che l’Inter riceverà nella stagione 2017/18: Nike pagherà solamente 3,75 milioni di euro. 

PIRELLI - L'alleanza economica più duratura in assoluto, quella tra Pirelli e Inter, è cominciata addirittura nella stagione 1995/96 e terminerà, in base all’attuale contratto, nel 2021. Nelle ultime tre stagioni, l’Inter ha incassato rispettivamente 14,1, 17,7 e 9,2 milioni: per la stagione in corso, la società nerazzurra si attende ricavi per 10,1 milioni di euro (coi bonus legati ai risultati nelle varie competizioni si arriva a un  massimo di 13 milioni di euro). Il valore della sponsorizazzione può venire ridotto del 40% nel caso in cui l’Inter venga retrocessa, mentre Pirelli ha il diritto di terminare il contratto nel caso in cui la società, dopo essere retrocessa, non riuscisse a venire subito promossa in Serie A. Inoltre, Pirelli ha la possibilità di terminare l’accordo nel caso in cui l’Inter venga esclusa dall’Europa o dalla Champions League a causa di violazioni per il Fair Play Finanziario.

SUNING - IL 20 dicembre 2016, l’Inter ha stretto un accordo relativo a naming rights e sponsorizzazioni con il Jiangsu Suning, per una cifra pari a 66 milioni complessivi per quattro stagioni, con una media di 16,5 annui. In più, nel primo anno di contratto (2016/17), l’Inter ha incassato un bonus alla firma pari a 25 milioni di euro, per un totale di poco più di 40 milioni di euro. Al 30 settembre 2017, tuttavia, 25 milioni complessivi risultavano non essere stati ancora versati nelle casse dell’Inter a causa dei problemi per l’esportazione di capitali in Cina: la data prevista per il pagamento è stata spostata a marzo 2018. L’accordo iniziale prevedeva anche il diritto di produrre e vendere prodotti di elettronica in co-branding in Asia. Nel giugno 2017, l’accordo è stato rivisto, includendo anche altri diritti commerciali che Suning può sfruttare in Cina, come quelli relativi a licensing e merchandising. Inoltre, il contratto prevede numerosi bonus per le performance della squadra, che vanno dalle vittorie nei big match fino alla conquista della Champions League, passando anche per 3,5 milioni nel caso in cui l’Inter si trovasse in zona Champions in campionato alla pausa invernale.

BEIJNG YIXINSHUJIE - L’accordo più corposo per quanto riguarda le sponsorizzazioni regionali in Asia è quello firmato dall’Inter il 1° novembre 2016 con la società Beijing Yixinshijie Culture Development Co., Ltd. (Beijing Yixinshijie): si tratta di una agenzia di marketing cinese che, secondo Deloitte, non è in alcun modo collegata a Suning. In particolare, l’accordo con l’Inter prevede la ricerca di potenziali sponsor in Cina, Malesia, Singapore, Indonesia, Giappone e Corea del Sud: Beijing Yixinshijie è il partner esclusivo della società nerazzurra per negoziare e concludere accordi di sponsor in questi mercati.  L’accordo, che ha preso il via l’1 novembre 2016, terminerà alla conclusione della stagione 2018/19. La sponsorizzazione ha un valore minimo garantito di 30 milioni di euro annui (nel 2016/17 20 più 10 milioni di bonus alla firma), per un totale di 90 milioni complessivi. Tuttavia, così come per Suning, anche Beijing Yixinshijie deve ancora versare una parte (12,3 milioni) dei ricavi, a causa delle difficoltà in Cina. Nel caso in cui il minimo garantito venisse superato, la cifra in più verrebbe divisa a metà se il valore complessivo arriva fino a 36 milioni, mentre viene incassata completamente da Beijing Yixinshijiese supera i 36 milioni.

INFRONT - L’accordo con Infront, stipulato nel 2014, ha previsto un minimo garantito di 15 milioni nel 2014/15, 19,3 milioni nel 2015/16, 20 milioni nel 2016/17 e 20,1 milioni di euro nel 2017/18. Tuttavia, grazie alla qualificazione in Europa League, nel 2014/15 l’Inter ha incassato 15,7 milioni, mentre 20,7 sono stati i ricavi nel 2016/17.

TIM - Sponsor dal 1999, TIM Mobile ha un accordo con l’Inter che si concluderà il 30 giugno 2018, rinnovato nel 2015/16: nel corso di questo accordo triennale, la società nerazzurra ha incassato 9,3 milioni complessivi, con una media di 3,1 milioni annui.

VOLVO - L’accordo con Volvo è uno dei più recenti: firmato l’1 luglio scorso, terminerà il 30 giugno 2020. Volvo, che è diventata Official Car Partner dell’Inter, garantisce 950mila euro annui, oltre a 70 auto per giocatori, staff e dirigenza. In caso di qualificazione alla Champions League 2018/19, l’Inter riceverà 150mila euro di bonus, che diventeranno 200mila euro per la stessa qualificazione nel 2019/20.

BWIN - La partnership tra l’Inter e l’agenzia di scommesse è stata firmata lo scorso 17 agosto: l’accordo scadrà il 30 giugno 2020, con possibilità di prolungamento per un’ulteriore stagione. L’Inter riceverà 900mila euro per il 2017/18, 1 milione per il 2018/19 e 1,1 milioni per il 2019/20: in caso di qualificazione all’Europa League, il bonus sarà di 50mila euro, mentre sarà di 100mila in caso di approdo in Champions League. Inoltre, Bwin si è garantita un diritto nel contratto: l’agenzia ha il diritto di prelazione per i naming rights o la sponsorizzazione di maglia per l’Inter, nel caso in cui questi venissero offerti ad un’altra compagnia attiva nel campo delle scommesse.


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