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Coronavirus, il dettaglio del protocollo per la ripresa degli allenamenti: ritiro di 3 settimane

di Egle Patanè

Il documento della commissione medico-scientifica della Figc inoltrato al Governo per passare al piano di azione circa la ripresa dell’attività sportiva è composto da quarantasette pagine divise in due documenti, da 32 il primo e 15 il secondo. Il documento, inoltrato nello specifico ai Ministri dello Sport e della Salute, Spadafora e Speranza, verrà discusso dal ministro dello Sport con i vertici del mondo del calcio per procedere all'ufficializzazione della data della ripresa degli allenamenti, che dovrebbe essere il 4 maggio. Il protocollo - come sottolinea Sky Sport - prende in considerazione solo l'inizio degli allenamenti, senza fare mai riferimento a partite o ripresa del campionato.

La prima parte è dedicata ai vari esami che i giocatori dovranno sostenere prima di entrare in ritiro, ovvero uno screening con anamnesi, visite cliniche e tampone. I calciatori verranno divisi in 3 gruppi (A, B e C): quello dei guariti da Coronavirus (ai quali non sarà necessario effettuare il tampone), quello dei guariti dopo "malattia lieve" e quello dei giocatori sani che non hanno contratto il virus e quindi mai risultati positivi. Altri esami specifici effettuati in questa fase saranno ECG, spirografia e l'analisi di diversi valori del sangue. Qualora in questa fase dovessero venir fuori soggetti positivi o potenzialmente tali, si procederà con l'isolamento e la conseguente terapia ma anche la sospensione dell'allenamento di gruppo, fino alla ripetizione dei test da parte di tutti gli altri componenti.

Per quanto riguarda gli individui appartenenti ai gruppi A e B (quindi coloro che hanno contratto il virus e ormai guariti) dovranno svolgere diversi esami pre-ritiro: ECG, spirografia, ECOcardio completo, ECG sforzo max, Holter 24h con allenamento, TAC polmonare, e all’occorrenza RMN cardiaca e Test cardiopolmonare. Verranno inoltre svolti esami specifici anche al cuore. Come specificava questa mattina la Gazzetta dello Sport, infatti, il 25% dei casi potrebbe avere complicazioni cardiache e presentare un danno miocardico per miocardite franca, con possibilità di complicazioni come aritmie e tromboembolie venose.

Una volta superati tutti gli esami, si passa alla fase del ritiro, che sarà di 3 settimane totali. Le indicazioni circa il comportamento da seguire in questa fase sono molto rigide: previsti controlli giornalieri costanti della temperatura e la sanificazione periodica degli ambienti. Durante la prima settimana non verranno svolti degli allenamenti veri e propri, ma preparazione atletica e tecnica individuale. Niente partitelle, ovviamente; in campo e in palestra ci si allena a piccoli gruppi, con la distanza di almeno 2 metri sempre mantenuta, anche all'interno degli spogliatoi e nelle sale mensa. I giocatori alloggeranno in stanze singole e faranno anche la doccia in stanza. Nelle successive due settimane si procede verso una graduale ripresa dei normali allenamenti fino alle partitelle.


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Domenica 15 dicembre