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CorSera - Inter costretta al mercato creativo. Spalletti a gennaio avrà rinforzi

di Redazione FcInterNews.it

E' bastato il primo ko dopo 17 partite per far riemergere fragorose le voci di paure intorno all'Inter. Lo scenario proposto dal Corriere della Sera parla di dubbi legati alla qualità della rosa: "All’Inter mancano sostituti di livello a centrocampo, almeno un giocatore in grado di dare un’alternativa a Luciano Spalletti per cambiare passo alle partite. Tornare sul mercato non è una soluzione così scontata, per tre motivi: di profili utili alla causa nerazzurra non ce ne sono troppi in giro, a gennaio i prezzi sono ancora più alti che in estate e, fattore più pesante di tutti, Suning non ha intenzione di investire. I cinesi hanno rallentato gli investimenti nel calcio, sia per il Jiangsu che per l’Inter. La proprietà non si è ancora espressa pubblicamente e questo chiede Spalletti, ma è confermato che iniezioni di denaro a gennaio non ce ne saranno e la qualificazione in Champions va centrata. L’autofinanziamento è il nuovo mantra, l’Inter però non ha troppe pedine di scambio appetibili. Walter Sabatini dovrà armarsi di santa pazienza e, con il direttore sportivo Piero Ausilio, condurre un mercato creativo. Sanno cosa occorre a Spalletti e, nonostante le parole, sono coscienti dei limiti della rosa. Grandi nomi non arriveranno, perché le pedine di scambio Joao Mario e Marcelo Brozovic non hanno richieste, ma l’Inter mercato lo farà e qualche aggiustamento, se pur limitato, il tecnico lo avrà. (...) Suning è un colosso, con una potenza economica dirompente, ma i paletti del governo impediscono di far uscire con facilità capitali dalla Cina. Anche per questo è stato piazzato un bond (il tasso al 4,8% è la prova che i mercati si fidano) da 300 milioni, per chiudere un debito dagli alti interessi e assicurare liquidità al club. Con questo scenario è difficile investire sul mercato. Spalletti dovrà reagire, per ora con le sole forze a disposizione. Poi con quello che porterà il mercato creativo di Sabatini, costretto a lavorare come un ministro senza portafoglio".


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