Crespo: "Derby nervoso e senza favoriti. Icardi? Già leader, ma può crescere"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Doppio ex di levatura mondiale, Hernan Crespo parla alla Gazzetta dello Sport. E l'argomento principale, chiaramente, è quello relativo ai centravanti. Su Icardi: "Maturo, sì. Però ha ampi margini di miglioramento. Lo seguo da quando ancora giocava nella Sampdoria. Ha fatto grandi passi in avanti da allora, però non ha ancora finito il percorso. È un grande, per il bene della mia Argentina mi auguro diventi un grandissimo".
Che cosa gli manca?
"Quest’anno, e un po’ anche l’anno scorso, ha cominciato a partecipare alla manovra della squadra, e questo è un aspetto fondamentale. Prima era letale in area di rigore, e basta. Adesso dialoga con i compagni, detta i passaggi, rientra".
E quando il pallone gli piove dalle fasce è micidiale.
"Sui cross i difensori non riescono mai a prendergli il tempo. Ci va di testa, in spaccata, di destro, di sinistro. Lui si butta, intuisce prima degli altri dove arriverà il pallone. E con i suoi movimenti tiene impegnati almeno due difensori. Bonucci e Romagnoli dovranno fare attenzione".
Qual è il movimento di Icardi che può mandare in tilt il Milan?
"Quando attacca lo spazio alle spalle del difensore centrale. In quella zona non sai mai con chi andare a chiudere. Con lo stopper? Con il terzino? Il tempo di pensarci e lui ti punisce".
È già un leader?
"Direi di sì. I compagni lo rispettano, lo hanno individuato come un punto di riferimento. In una squadra non è la fascia a fare il capitano, ma il giudizio che il gruppo ha di quell’elemento. E mi sembra che Icardi sia riconosciuto come un pilastro fondamentale".
Il suo rientro può dare la scossa all’Inter?
"Senza Icardi l’Inter perde l’uomo che conclude tutte le azioni. Logico che con lui le cose possano migliorare. Tuttavia il gioco deve diventare più veloce, i centrocampisti devono appoggiare di più, altrimenti il mio amico Ringhio li sorprende: li aspetta e poi va via sull’esterno dove il Milan è fortissimo".
Che derby si aspetta?
"Partita tesa, nervosa, molto tattica. Non vedo un favorito. Dico che sarà una sfida da giocare più con la testa che con le gambe".