Cruz: "Mio figlio Juan Manuel? Segua le orme di Lautaro. Impressionato da Thuram"
Julio Ricardo Cruz è ospite di Radio Tv Serie A. Per iniziare si parla del passaggio del figlio Juan Manuel al Verona, con tanto di esordio nell'ultima giornata di campionato. "Sono sensazioni molto belle, come calciatore non pensi che il figlio possa diventare anche lui un professionista. Tre anni fa lui ha fatto l'esordio in Argentina, questo è stato un colpo ancora più forte. Sono felice per lui, è arrivato in Serie A dove io me la sono goduta quando ci ho giocato", dice l'ex interista.
Il "Jardinero" sarà presente stasera a San Siro. "Se sarei ancora utile all'Inter? Non lo so... L'Inter, per quel che sta facendo, ha dimostrato di essere forte. Anche arrivare in finale la scorsa Champions è stato importante, non tutti ci credevano. Ora è una nuova competizione, mi auguro che possa andare bene perché è importante vincere in casa ma siamo all'inizio".
Fortissimo il legame tra l'Argentina e il club nerazzurro. "Un po' è merito di asado e mate - scherza l'ex attaccante - Vedere che gli argentini fanno ancora bene è bello, per tutta la storia che hanno avuto all'Inter argentini e brasiliani. Fa piacere vedere così Lautaro. Nell'ultimo mercato tanti argentini sono arrivati in Italia, da Retegui a Beltran fino a mio figlio. Vuol dire che l'Argentina crea centravanti per l'Europa".
Si parla anche di Arnautovic, che come Cruz ha giocato in Bologna e Inter. "Credo che abbia un'altra testa rispetto a quando è arrivato all'Inter la prima volta, allora era un ragazzino e c'erano tantissimi campioni. Non era facile. Ora ha esperienza, mi auguro possa tornare presto. E' un bene per l'Inter averlo in rosa. In attacco mi piace anche Thuram, sapevo che era forte, ma che potesse iniziare così... Mi fa piacere perché lavora tanto per la squadra e fa i gol. Poi c'è Lautaro, che ha vinto il Mondiale e vive un momento molto bello. E' il capitano, che è importante. Fa sentire la sua presenza e i compagni lo capiscono. Non tutti i giocatori hanno questo. Penso che sia in un momento bellissimo, dall'altra parte ho visto Otamendi e Di Maria, lo stesso Messi: gli argentini che hanno vinto il Mondiale sono più sciolti, hanno meno pressione. Ho visto lo stesso di Romero, nel Tottenham. A Lautaro succede lo stesso: è capitano all'Inter e un trascinatore, è una cosa da togliersi il cappello".
Tornare al Meazza sarà una grande emozione per Cruz. "Quando fai il calciatore non ti rendi conto, ora quando torno vedo San Siro come un teatro con grandi campioni. Sono stato parte di quella storia e mi fa molto piacere. Il mio tempo è scaduto, devo vedere gli altri che giocano e devono sfruttare la possibilità che hanno. Avere un Meazza così non è per tutti, se la devono godere".
Infine si torna a parlare del figlio Juan Manuel. "Deve copiare più Lautaro che non me. Per quel che sta facendo... Di me porta già qualcosa nel sangue", risponde Cruz.