Deki: "Vorrei essere come Figo. Il derby di Milano..."
Ospite di Quelli che... Il Calcio, trasmissione di Rai Due condotta da Nicola Savino, Dejan Stankovic, ex centrocampista dell'Inter, si confessa in una lunga intervista. Prima domanda sul derby: "Certo che andrò a vederlo. Continuo a vivere a Milano, sto alla grande. Sono stato cinque anni e mezzo alla Lazio dove mi son tolto grandi soddisfazioni, poi ho giocato con grandissimi campioni". Poi, l'Inter, un'esperienza culminata con la notte di Madrid, il punto più alto di una parabola poi andata in discesa: "Ma è come nella vita, ci sono alti e bassi. Dopo l'addio di José Mourinho, la squadra andava cambiata, ma sono molto fiducioso. E' andato via Massimo Moratti, una cosa che mi dispiace perché è stato il mio presidente, ed è arrivato Erick Thohir. Spendere subito? Piano, prima si devono fare progetti".
Deki torna anche sul no alla Federcalcio serba: "Ho chiesto tempo, sono giovane per un incarico importante. Cosa voglio fare da grande? Luis Figo, in passato scherzavo dicendogli che volevo essere come lui", ride, alludendo al ruolo di ambasciatore dell'Inter del portoghese. Sulla differenza di esperienze tra Lazio e Inter e tra Roma e Milano Stankovic dice: "Roma vince 3-0 come città, ma per un calciatore Milano è molto più tranquilla, il derby di Roma è molto più caldo ma a Milano diventa un vero spettacolo". Cosa ha rappresentato Roberto Mancini per Stankovic? "Scherzando dicevo che era mio padre... Abbiamo giocato insieme, è stato una figura importante della mia carriera".