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Facchetti: "Va spiegato perché al Meazza non si può fare come al Bernabéu"

di Christian Liotta
Ai microfoni di Radio Cusano Campus, Gianfelice Facchetti torna ad esprimere i propri dubbi sulla dismissione dello stadio di San Siro: "Al Meazza hanno giocato i più grandi del calcio e hanno cantato i più grandi della musica. Solo per questo – prosegue – e anche per tutti quelli che da spettatori hanno vissuto delle emozioni, andrebbe affrontato il tema del suo futuro con più cura. Si può decidere qualsiasi cosa, ma ci si deve arrivare con una decisione partecipata e non per decreto, come richiede la storia dell’impianto. Prima di ricostruire da capo, un’amministrazione dovrebbe spiegare bene per filo e per segno le ragioni per cui ad esempio al Bernabeu stanno facendo una ristrutturazione e perché da noi non si può fare, e bisognerebbe spiegare poi le ragioni delle scelte che si fanno".

Il figlio di Giacinto prosegue: “Vedere i giocatori dello Sheriff stupiti per essere lì per la prima volta è bello: questo è uno stadio che trasmette emozione e soggezione. Questo non vuol dire che l’impianto non si possa migliorare perché una necessità di interventi c’è".
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