Gasp: "Inter sesta? Non con me! Vedere Palacio..."

Torna a parlare Gian Piero Gasperini, interpellato da Tuttosport in merito al calcioscommesse e alla squalifica di dieci mesi inflitta a Conte: "Non sarà la stessa cosa - commenta l'ex tecnico dell'Inter -. Le indicazioni perdono d’immediatezza, ci vuole più tempo per far capire un concetto. I bianconeri dovranno trovare dei buoni collaboratori. La squadra, però, ha già un’identità precisa e sa cosa deve fare. Le riunioni tecniche si fanno in albergo... Battute a parte, la mancanza della presenza in campo si sente: manca immediatezza, è diversa la velocità di trasmissione del pensiero. Se capita una volta tanto, si fanno le solite cose: chi si nasconde, chi telefona, chi passa attraverso percorsi nuovi. Ammetto che anche io, qualcosina l’ho fatta... Con una squalifica lunga, però, non si può".

Si parla anche di mercato e dei colpi messi a segno dai bianconeri e dall'Inter. Alla sua ex squadra Gasp non manca di rivolgere la solita frecciatina: "La Juve si è mossa subito benissimo con Asamoah e Isla. Poi, forse, la questione Conte ha preso il sopravvento e ha un po’ distolto l’attenzione. Ma credo sia lecito aspettarsi altri colpi. Pure i nerazzurri stanno allestendo una squadra competitiva: Handanovic, Mudingayi... Sta prendendo dei titolari, a differenza dell’anno scorso in cui c’erano comparse - attacca il tecnico di Grugliasco -. Rammarico? Probabilmente non sono arrivato nel momento giusto, con la credibilità giusta. Non sono coincise tante piccole cose, eppure ora vedo Pazzini, che era uno dei motivi della discordia, fuori rosa. Anche se per me è un grande attaccante e chi lo prende fa un'ottima cosa. Vedo Palacio. Vedo la difesa a tre, che ora fanno tutti: la Juventus, il Napoli... E ho anche visto che alla fine è arrivato un sesto posto che per quanto si cerchi di camuffarlo e aggiustarlo, non credo possa esser considerato come un risultato discreto. Non penso che io avrei fatto lo stesso, non penso che avrei chiuso a 58 punti".