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GdS - Dimarco vero tesoro trovato a Lugano. Applausi per Satriano e Agoume

di Mattia Zangari
Dopo la vittoria ai rigori nel primo test stagionale contro il Lugano, Simone Inzaghi è rientrato ad Appiano Gentile con alcune buone ragioni per sorridere, secondo la Gazzetta dello Sport.  Tra queste, oltre al ritrovato supporto live della Curva Nord, le prestazioni dei tre giovani più attesi al Cornaredo: "ottima la prova di Agoumé, super quella di Dimarco, da ricordare quella di Matias Satriano", si legge.

Nello specifico, per i colleghi della rosea, al centravanti uruguaiano "sono bastate un paio di giocate per far capire che in quei piedi c’è futuro. Un palo, con un’azione di fisico e voglia. E un gol da grande centravanti, con difesa del pallone spalle alla porta, girata veloce e conclusione potente. Applausi".

Elogi anche per il centrocampista francese classe 2002, rientrato a Milano dal prestito allo Spezia: "Inzaghi lo ha schierato da play davanti alla difesa e non è un’eresia pensare che – se dovesse restare – al momento sia proprio lui il vero vice Brozovic".

Convincente pure il nuovo esordio di Dimarco. "Ma il vero tesoro trovato a Lugano è Dimarco, il figliol prodigo tornato uomo ad Appiano dopo diciotto mesi al Verona. Juric ha restituito all’Inter un giocatore maturo, prezioso per la capacità di coprire – e bene – due ruoli. Non solo esterno tutta fascia, ma ora anche braccetto mancino dei tre difensori".

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