GdS - Lautaro si prende la Seleccion e ora l'Inter pensa a come blindarlo
Fonte: Gazzetta dello Sport
Lionel Messi inarrivabile, ma Lautaro Martinez sta cominciando a mettere mattoni su mattoni per costruire la sua credibilità, in patria e non solo. "La tripletta di martedì notte di Lautaro nel 4-0 dell’Argentina sul Messico ha portato l’attaccante dell’Inter sul secondo gradino del podio immaginario, alle spalle di Messi – ovviamente – ma davanti a Sergio Aguero e staccando nettamente Gonzalo Higuain e Paulo Dybala - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Per capirci, Messi all’età del Toro (22 anni e 20 giorni) aveva un record con la Seleccion di 39 presenze e 12 reti. Lautaro viaggia poco sotto la media di un gol a partita (0,69), con 9 reti in 13 presenze e si è messo alla spalle El Kun, che alla sua età aveva giocato 18 volte con l’Argentina e segnato 6 volte. Le prestazioni dei due juventini invece sono molto lontane: il Pipita segnò al debutto a 21 anni e 10 mesi ma nel parallelo con Lautaro è staccatissimo anche nelle presenze, fermo a quota 3. Le stesse di Dybala, senza gol e con un totale di appena 44 minuti in campo".
E allora anche Antonio Conte può sorridere. "In un anno Lautaro ha conquista l’Argentina, ma non si è ancora preso totalmente l’Inter - spiega la rosea -. Che sa di avere un tesoro in casa e che aspetta la sua definitiva consacrazione anche in Champions. Lo scorso anno con Spalletti non ha mai giocato una gara da titolare nell’Europa più nobile e non ha mai trovato il gol. Ora potrebbe riposare sabato proprio per essere più riposato in vista del debutto europeo di martedì con la Slavia Praga. Lautaro ha cominciato a prendersi la scena segnando e trascinando i compagni in Europa League dopo lo strappo del club con Icardi, il fratello maggiore che doveva aiutarlo a inserirsi. Ma quando arrivi all’Inter e chiedi la 10 vuol dire che hai ben chiaro in testa chi sei e dove vuoi arrivare. E non hai bisogno di protezioni. Lautaro vuole tutto: vincere e convincere. Ed è questa la prossima missione del Toro, più facile da raggiungere con Lukaku accanto e con Conte a guidarlo dalla panchina. E la società pensa al rinnovo di contratto e a come blindarlo: quella clausola da 111 milioni sembra più un invito a comprare che un «vietato avvicinarsi»". E, in tal senso, la nostra redazione già ieri aveva approfondito il discorso (RILEGGI QUI).