Genoa-Inter, Halftime Report - Nebbia, intensità e guerra delle aree: Dragusin riprende Arnautovic, 1-1 a Marassi
"Dovremo fare una partita di grandissima intensità", aveva detto ieri Simone Inzaghi nel presentare Genoa-Inter. E in effetti al Ferraris i ritmi sono subito infernali, con i nerazzurri che respingono il pressing del Grifone e, grazie a un bel lavoro lontano dalla porta di Marko Arnautovic, si presentano per la prima volta davanti a Josep Martinez con Henrikh Mkhitaryan dopo neanche un minuto. Tiro masticato, palla fuori. La seconda chance è sempre di marca ospite, attorno al 9': Marcus Thuram fa la lotta con Mattia Bani in area di rigore, vince il duello aereo ma non riesce a impensierire il portiere con un colpo di testa troppo centrale.
Al 12', dopo la bella sciarpata della Gradinata Nord, cala la nebbia provocata dai fumogeni accesi proprio nel settore del tifo più caldo rossoblu. La visibilità è ridotta al minimo, l'arbitro Daniele Doveri ferma il gioco e Simone Inzaghi ne approfitta per fare un time out tecnico per catechizzare Nicolò Barella, capitano per l'occasione vista l'assenza per infortunio di Lautaro Martinez, in tribuna con l'altro acciaccato Federico Dimarco per stare vicino ai compagni. Tasto stop per 9', poi comincia una nuova partita che vede la squadra di Alberto Gilardino creare il presupposto migliore sull'asse Gudmundsson-Ekuban, con il primo che spreca un 2 vs 1 sbagliando il dosaggio dell'appoggio. Poco più in là, l'intervento di Francesco Acerbi ad allungare un cross velenoso di Kevin Strootman messo in mezzo va a centimetri dal palo e da Bani con Sommer immobile. L'Inter prova a scrollarsi di dosso il breve momento di sofferenza tornando ad attaccare a pieno organico e ricavando un tiro da fuori troppo soft di Hakan Calhanoglu. E' il prologo dell'1-0: l'Inter vince l'ennesima battaglia delle aree di rigore, facendosi largo con una spinta oltre il limite del consentito di Yann Bisseck ai danni di Strootman, la palla passa e diventa buona per Nicolò Barella che calcia a colpo sicuro. Miracolo di Martinez, palo, poi Arna ha la chance che reclamava da tempo e che non può sbagliare: tap-in e uno a zero, il VAR Massimiliano Irrati non ha niente da dire, forse perché l'intensità non si può valutare al rallentatore. Il Genoa lascia da parte le polemiche, abbassa la testa e, di pura voglia, trova il pareggio in pieno recupero: da corner, Radu Dragusin incorna e batte un Sommer non propriamente impeccabile.
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