Gresko: "Il 5 maggio? Basta, scudetto perso prima". Poi smentisce Ventola
di Mattia Zangari
Compreso Nicola Ventola, che ha detto che il giorno dopo la sconfitta Gresko ha rischiato di prendere qualche schiaffo dai tifosi, prima dell'intervento della polizia: "Beh, non è vero. Non so dove l'abbia sentita. Amo l’Italia, sono stato benissimo", la smentita dello slovacco.
Nonostante quella pagina nera, Gresko ha ricordi positivi del periodo a Milano: "Sono stati due anni tosti, pieni di problemi, ma giocare accanto a Ronaldo, Vieri, Recoba, Zanetti e gli altri è stato un privilegio. Ronie abitava sopra di me, Bobo era un spasso. Io ero più tranquillo, ma ho riso parecchio. C’erano sempre vari scherzi. Con Toldo e Javier mi scambio ancora qualche messaggio, ogni tanto".
Ora allena suo figlio Samuel, che gioca nelle giovanili del Bjanka Bistrica: "Sono severo con lui, sa bene che non sono il tipo da favoritismi. Deve guadagnarsi il posto ogni partita. Dico solo una cosa però: alla sua età non ero così forte. Il suo obiettivo è l’Italia. Se giocasse nei nerazzurri sarei contento. Sto studiando per prendere il patentino per allenare i grandi".
Gresko, infine, regala una battuta anche sull'Inter attuale, guidata da Inzaghi: "E’ bravo, spero vinca lo scudetto".
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