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CdS - Inter, i conti ora tornano. Debiti spostati in avanti? Li sosterrà una nuova proprietà

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Il Corriere dello Sport promuove la campagna acquisti dell'Inter. E non parliamo dell'aspetto squisitamente tecnico-tattico, ma di quello finanziario. "La sessione di mercato in corso, ormai avviata a conclusione, si conferma particolarmente difficile, soprattutto, per le società alle prese con bilanci da raddrizzare ma prive, nel contempo, della possibilità di attingere alle finanze dei rispettivi azionisti e pure costrette dai paletti fissati dagli accordi di Settlement Agreement con l’UEFA - si legge -. Inter, Roma e Juventus si trovano in questa situazione, per ragioni tra loro diverse ma assimilate da un denominatore comune: i bilanci in disequilibrio, ormai cronico da anni, tra costi e ricavi. La politica di rientro verso l’obiettivo del pareggio economico impone un mercato molto attento a tutti, anche a chi in passato spendeva a profusione contando sulla crescita futura dei ricavi. Se prendiamo ad esempio il mercato dell’Inter (con ogni probabilità concluso dall’operazione Pavard) il saldo è quasi perfettamente a zero, con 109 milioni di ricavi da cessioni a coprire 105,5 milioni di costi per l’acquisizione di nuovi giocatori, anche tenendo conto degli impegni connessi agli obblighi di riscatto da esercitare nel futuro. Parallelamente, il monte ingaggi del club nerazzurro dovrebbe abbassarsi di una ventina di milioni, per effetto della sostituzione di giocatori dallo stipendio pesante (Lukaku, Dzeko, Brozovic su tutti) con altri a cui verranno riservati trattamenti economici in linea con gli standard delle concorrenti italiane più virtuose. Gli effetti positivi sui bilanci dell’Inter dal 2023/24 dovrebbero quindi ammontare a una quarantina di milioni complessivi, grazie al contemporaneo abbassamento dei costi per ammortamenti. Infine, il bilancio dell’esercizio in corso beneficerà di una ulteriore settantina di milioni dalle plusvalenze ottenute con le cessioni di Onana e Brozovic".

La strada è quella corretta per un riequilibrio dei conti, da anni in apnea tra gestione rischiosa ed effetti della pandemia. "Accostando il consuntivo del mercato estivo 2023 alle premesse con cui si era aperto, soprattutto alla necessità per l’Inter di coprire diverse posizioni chiave in rosa, per l’uscita di calciatori svincolati oppure a fine-prestito (Lukaku, Dzeko, Skriniar, Gagliardini, D’Ambrosio) il lavoro compiuto da Marotta e Ausilio è di primissimo ordine. A maggiore ragione, se le mosse di mercato concilieranno l’obiettivo di mantenere alta la competitività sportiva, come le prime uscite ufficiali della squadra confermano fin qui ampiamente - sottolinea il Corsport -. L’Inter ha operato sul mercato minimizzando le uscite immediate di cassa, accettando così il rischio di spostare in avanti nel tempo debiti finanziari che, probabilmente, sarà una nuova proprietà a sostenere, potendosi ritenere assai probabile che Zhang non riesca a rimborsare il debito verso Oaktree a maggio 2024 e prospettandosi, ad oggi, assai remote le possibilità di rifinanziarlo. Chi verrà dopo l’attuale proprietà troverà un pezzo del lavoro già svolto". 


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