CdS - Inter-Lukaku, ormai è fatta: Zhang non sta nella pelle. Operazione da 21 mln complessivi
Romelu Lukaku può essere ormai considerato un giocatore dell'Inter, per la seconda volta. Oggi, secondo il Corriere dello Sport, è attesa l'ufficialità dopo che nelle scorse ore Todd Boehly, neo proprietario del Chelsea, ha dettato le condizioni finali dell'affare, riferite al club nerazzurro dall'avvocato Sebastien Ledure, intermediario tra le parti anche in questo week-end: 10 milioni più 2 di bonus (un milione legato alla vittoria dello scudetto). Praticamente 5 milioni in più rispetto a quelli che i nerazzurri avevano messo sul tavolo nel summit di mercoledì (proposta 5 milioni più 2 di bonus). Da Viale della Liberazione dovrà arrivare l'ok subito oppure si cercherà di abbassare un po’ la cifra, ritenuta alta: l’orientamento di Zhang ieri sera, spiegano i colleghi del quotidiano romano, era quello di chiedere a Marotta e Ausilio di provare a ottenere uno sconto. Se la “missione” dei due dirigenti fallisse, però, è complicato credere che il presidente faccia saltare l’affare dell’anno, anche perché non sta nella pelle dalla soddisfazione all'idea del colpo ormai a un passo.
Quanto all'ingaggio, il belga percepirà 11 milioni lordi, circa 9 netti visto che potrà contare sul Decreto Crescita avendo mantenuto la residenza in Italia. Il Chelsea terrà a bilancio l'ammortamento annuale da circa 24 milioni, ma risparmierà un ingaggio da 29 milioni lordi (12 milioni netti più 3 di bonus) e ne avrà dal club nerazzurro almeno 10. "Per le casse dell'Inter, che deve chiudere (secondo disposizioni di Zhang) il mercato con un attivo tra i 60 e gli 80 milioni e un taglio del 10-15% del monte ingaggi, si tratta di un'operazione che impatterà per 21 milioni sul bilancio 2022-23 e soprattutto non avrà un futuro. A meno che non sia ripetuta nell'estate 2023, ma bisognerà ripartire da zero complici le nuove regole della Fifa sui prestiti, al massimo di 12 mesi", la chiosa del pezzo.