GdS - Da Immobile a Thuram, passando per Lautaro: perché la crescita di bomber Tikus è merito di Inzaghi
Segnare con Simone Inzaghi in panchina è più facile per un attaccante. L'ha capito Ciro Immobile alla Lazio, l'ha confermato Lautaro Martinez all'Inter e lo sta scoprendo Marcus Thuram in questi primi anni a Milano. Il tecnico piacentino sta trasformando il francese in una macchina da gol, come testimonia la doppia cifra stagionale già raggiunta.
Merito dell'ex 'Gladbach, certo, ma anche di chi, dalla panchina, studia i dettagli per far rendere al meglio le sue punte. Lo staff tecnico nerazzurro, sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, studia nel dettaglio movimenti e avversari e cambia gli equilibri delle coppie d'attacco, come successo quest'anno alla ThuLa: per capire se Tikus diventerà il quarto capocannoniere della carriera di Inzaghi ci sarà da attendere, ma non è certo un caso il legame speciale tra tra Inzaghi e i suoi attaccanti, che per tre volte ha avuto il miglior attacco della Serie A. "Simone è attento al dettaglio, perché quel dettaglio era il suo pane quotidiano in campo - sintetizza la rosea -. Simone sa essere psicologo e capire, ad esempio, come coccolare il giocatore che non segna - e sì che l'astinenza da gol è un problema diffuso - e anche come tenere sulla corda chi invece è in fiducia, così da non far calare la concentrazione".
E poi, ovviamente, c'è anche l'aspetto tattico. Perché le squadre di Inzaghi producono e segnano tanto: basti pensare la sua Inter ha segnato 354 reti in 177 match, con una media tonda di due reti a partita e l'indice XG (Expected Goal) di 2,72 ogni 90 minuti. Numeri che fanno piacere agli attaccanti. E (anche) Thuram apprezza.
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