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GdS - Da Lukaku a Vidal: l'Inter riparte dagli uomini della riscossa. E con le 4 mosse di Conte

di Mattia Zangari

Dopo la rigenerante vittoria di Reggio Emilia col Sassuolo, che ha permesso all'Inter di issarsi al secondo posto in classifica, la Gazzetta dello Sport parla dell'importanza del gruppo e dei suoi leader per trovare la continuità finora mai avuta in stagione. Partendo da Samir Handanovic "capitano che sa come modulare i suoi interventi. Il ruolo glielo impone, non parla molto ma ha un approccio positivo e soprattutto un’esperienza di mondo Inter che lo porta a valutare con freddezza le situazioni". L'altra colonna dello spogliatoio, se non altro per gli anni di militanza ad Appiano, è Andrea Ranocchia "faccia riconoscibile nei colloqui di gruppo". Poi c'è una new entry come Arturo Vidal, un leader riconosciuto dai compagni dopo due mesi perché in passato ha vissuto spogliatoi di fenomeni.

Si passa a parlare di Lukaku che la rosea definisce "il 9 che non è mai stato Icardi, perché ai gol in campo ha abbinato un’attenzione particolare alle dinamiche di spogliatoio. Si è fatto rispettare con i fatti: si può ricordare la lite con Brozovic di un anno fa. Ma anche le parole del post Torino, quando ha detto a chiare lettere che l'Inter al momento non è ancora una grande squadra". Con lui in attacco c'è Lautaro Martinez, uno di personalità anche fuori dal campo nonostante la giovane età. 

In generale, l’Inter che si è riscoperta seconda in classifica - fa notare la Gazzetta dello Sport - è anche figlia di quattro mosse decisive in campo: Darmian che ha portato la concretezza e un’esperienza in fase difensiva, Barella play a dare solidità, Skriniar di nuovo decisivo e Sanchez di nuovo un fattore sotto porta essere con due gol consecutivi segnati in altrettante gare di campionato. 


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