GdS - Dal gol di Lautaro al terrore: gli attimi terribili del malore di Bove
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport ripercorre gli attimi di terrore che passano in quei terribili minuti tra il gol cancellato a Lautaro e la corsa in ospedale. Con un antefatto.
"È il 10’ del primo tempo quando Edoardo Bove e Denzel Dumfries entrano in contrasto all’interno dell’area viola. Si strattonano, le maglie si tendono, cadono a terra. L’arbitro fischia un fallo a carico dell’interista. Bove si rialza con la maglia strappata, toccandosi un fianco, forse un colpo subito o la caduta a terra. Un inserviente della Fiorentina recupera una maglia nuova, la lancia a Edoardo che si accosta a bordo campo a torso nudo. Infila la casacca, quella strappata vola dai tifosi. C’è già qualcosa che non va, il ragazzo segnala giramenti di testa. La partita riprende. Minuto 17’: Lautaro va in gol, ma il guardalinee avverte che Dumfries ha controllato la palla oltre la linea laterale. Si accende una discussione. La bandierina si è alzata o no? A pochi metri, davanti alla panchina dell’Inter si consuma il dramma. Edoardo si piega sulle ginocchia, sembra che si stia allacciando le scarpe. In realtà, appoggia solo le mani a terra, cerca stabilità perché in piedi deve aver provato una sensazione di vertigine. Indugia qualche secondo, poi prova a rialzarsi, è accanto a Dumfries. Si allontana di un passo, due, tre... Sono passi lenti, pesanti, poi crolla ai piedi di Calhanoglu. Non è un tonfo secco come quello di Eriksen a Euro ’21, è come se Edoardo si fosse preparato alla caduta, è riuscito a girarsi parzialmente di lato. Ha perso i sensi".
Qui inizia il momento più drammatico, quello della grande paura. "Inzaghi scatta dalla panchina, scivola sul prato, cade. Accorrono i medici delle due squadre. I giocatori fanno cerchio, invocano i sanitari. La paura esaspera le reazioni, accelera il tempo, fa sembrare tutto troppo lento. L’ambulanza si avvicina al campo, ma, per protocollo non può entrare, Gosens tira manate sui vetri, Ranieri strattona un sanitario, qualcuno piange, tutti urlano, Dimarco è tra i più impressionati. I barellieri attraversano il campo di corsa, caricano Edoardo, lo portano sull’ambulanza che non parte subito. Il defibrillatore rimette in moto il cuore che si era fermato: arresto cardiaco. I 5 minuti trascorsi dall’arrivo alla partenza dell’ambulanza per l’ospedale Careggi sono parsi cinque secoli. Comuzzo, il più giovane, vaga con la testa tra le mani. Dodò è seduto a terra a capo chino. Bastoni conforta l’amico Colpani, sono cresciuti insieme all’Atalanta. L’arbitro Daniele Doveri pallido e stravolto dall’accaduto".
La corsa al Careggi, le notizie confortanti. La serata, di fatto, si chiude con il bollettino ufficiale e con l'animo un po' meno pesante. "ACF Fiorentina e l’azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi comunicano che il calciatore Edoardo Bove, soccorso in campo in seguito alla perdita di coscienza occorsa durante la partita Fiorentina-Inter, si trova attualmente in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. Il calciatore viola è arrivato stabile dal punto di visita emodinamico presso il pronto soccorso ed i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Edoardo Bove sarà rivalutato nelle prossime 24 ore".
ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!