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GdS - Dal poster in cameretta al gol in faccia: Barella colpisce il suo idolo Stankovic

di Stefano Bertocchi

Un gol 'alla Stankovic', proprio davanti al suo idolo Deki. Nicolò Barella ha scelto questa combo per continuare a trascinare l'Inter anche contro la Sampdoria nel 3-0 di San Siro in un match senza storia. Un curioso dettaglio raccolto oggi anche sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. 

"Chissà cosa si prova a segnare davanti a un poster? Ad addolcire una palla che piove dall’alto, calciarla di controbalzo sotto la traversa, esultare di corsa, tutto davanti a un mito. Ieri Nicolò Barella ha aggiunto un altro gioiello alla collezione stagionale proprio in faccia a Dejan Stankovic, che un tempo guardava nella cameretta di Cagliari: il serbo che oggi allena la Sampdoria è l’idolo di una vita, il modello del bambino diventato campione - scrive la rosea -. In quel poster Barella si è specchiato per anni e, ora che per la prima volta l’ha potuto incrociare da avversario, ha dato a Deki un discreto dispiacere. Ma il legame costruito fuori dal campo corre ben oltre, è forte come quello che lega i maestri agli allievi. Per questo, a fine gara, Nicolò ha cercato Stankovic e tra i due c’è stato un abbraccio sincero durato una decina di secondi".

Adesso il 23 nerazzurro è uno dei più in forma dell'Inter, ma anche uno dei più decisivi: un misto di generosità, altruismo, corsa e pure gol (già a sei in stagione) che lo stanno portando ad essere l'esatto contrario rispetto al Nicolò visto nella prima parte di stagione. "Delle sei reti totali (una a testa per Calha e Micki), quattro sono tutte di produzione barelliana - ricorda il quotidiano -. Partendo dall’incursione del Camp Nou e arrivando a queste ultime tre nelle ultime tre di A. In precedenza, tra i centrocampisti di casa Inter, solo Cambiasso (gennaio 2008), Perisic (marzo 2016) e lo stesso Calhanoglu (novembre 2021) avevano fatto tre gol su tre partite".


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