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GdS - L'Inter contro Cardinale: fastidio e imbarazzo. Marotta non le manda a dire

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Beppe Marotta non le manda a dire e risponde per le rime a Gerry Cardinale che, in un'intervista rilasciata per il report della Harvard Business School sul club rossonero aveva parlato di Inter "in bancarotta dopo lo scudetto".

"Sono affermazioni fuori luogo, inopportune e poco rispettose per il prestigio e l’immagine del nostro club. Cardinale ha fatto confusione: è vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza (il gruppo Suning della famiglia Zhang, ndr) ha attraversato momenti di difficoltà finanziaria. Però già qualche anno fa è stato affiancato da Oaktree, che oggi è proprietario del club e ha tracciato le linee guida. La gestione dell’Inter è una cosa completamente diversa: rispondiamo al Fair Play Finanziario, alle licenze nazionali che sono molto rigide nel rispetto dei criteri economici, e siamo passati da una perdita di 246 milioni al -36 della passata stagione, in cui abbiamo conseguito lo scudetto e la Supercoppa. E visto che siamo a Natale, mettiamoci anche dell’ironia: abbiamo conseguito la seconda stella e siamo l’unica squadra di Milano ad averla...", ha puntualizzato il presidente dell'Inter ieri nel pre-partita.

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, è innegabile che le dichiarazioni di Cardinale abbiano generato una dose di fastidio più che discreta in casa interista. Il club nerazzurro ora è in salute, con una proprietà solida alle spalle e gestito secondo una filosofia che punta alla sostenibilità. Ma una sterzata alla gestione economica e finanziaria era arrivata già durante l’ultima fase dell’era Zhang. E al disappunto per le dichiarazioni di Cardinale - speiga la rosea - si mescola un senso di imbarazzo legato al tema stadio e alle sinergie sbocciate nuovamente negli ultimi tempi, grazie anche all’ingresso in scena di Oaktree.


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