GdS - Le parole di Bologna lo confermano: Lautaro Martinez sempre più leader dell'Inter
Le parole successive alla sconfitta contro il Bologna valgono come ulteriore prova di un cambiamento in casa Inter: è Lautaro Martinez il nuovo leader di questa squadra. A sottolinearlo è anche la Gazzetta dello Sport, che rimarca come l'argentino sia diventato "un leader naturale che è stato al suo posto nello spogliatoio fino a che c'era qualcuno che parlava. Per l'educazione e il rispetto che ha dentro, negli scorsi mesi non ha mai fatto sentire la sua voce, mentre adesso che la situazione è cambiata, sia dentro sia fuori dall'Inter, parla. Eccome". La vittoria del Mondiale in Qatar, evidenzia la Rosea, ha dato a Lautaro una fiducia nei propri mezzi sino a quel momento inedita. E nonostante la fascia di capitano, in caso di contemporanea presenza sul campo, resterà a Marcelo Brozovic per maggiore anzianità interista, toccherà al Toro mettersi davanti ai microfoni in determinate situazioni: "Perché è più bravo del compagno croato a metterci la faccia, ad ascoltare e a farsi ascoltare, a esprimere certi concetti con i toni giusti".
Sempre tornando sulle dichiarazioni di ieri, viene posto il focus su due passaggi: "Alzare il livello in allenamento è un'espressione forte: vuol dire che la squadra non lavora abbastanza (difficile pensarlo visti i dati dei chilometri percorsi poi durante le partite) o che non tutti lo fanno nel modo giusto. Come se ci fosse un'Inter dei titolari, di quelli che sanno di essere sempre chiamati in causa, che spinge durante la settimana, e un'altra Inter, quella delle riserve che vengono chiamate in causa non frequentemente, che viaggia con il freno a mano tirato. Con un duplice effetto negativo: non sono pronte quando vengono chiamate in causa e abbassano l'intensità delle sedute. 'Dobbiamo compattarci' sono altre parole pronunciate dal ragazzo di Bahia Blanca che fanno riflettere. Perché una squadra che ha battuto due volte il Milan in un mese, ha inflitto l'unica sconfitta in Serie A al Napoli e ha superato il Porto nell'andata degli ottavi di Champions dovrebbe "compattarsi"? Forse perché all'interno dello spogliatoio il caso Milan Skriniar ha lasciato degli strascichi. Forse perché le voci di mercato, passate e future, hanno distratto qualcuno. O forse perché, come succede in quasi tutti gli spogliatoi, ci sono calciatori che vanno più d'accordo con uni e meno con altri. Questo però è il momento della stagione in cui le differenze vanno eliminate".
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