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Ibra-Lukaku, la Procura all'analisi di audio e video. A rischiare di più (e tanto) è lo svedese

di Alessandro Cavasinni

Ibrahimovic-Lukaku finisce in procura. Lo scontro, soprattutto verbale, tra i due colossi di Inter e Milan continua a far discutere e la Federcalcio ha aperto un'inchiesta. Convocato anche l'arbitro Valeri, che sarà interrogato per chiarire la sua visione della faccenda. "Che l’arbitro ammetta ora di aver sentito qualcosa, ma di aver deciso di non estrarre comunque il rosso, è praticamente da escludere - assicura la Gazzetta dello Sport -. Quindi la Procura procederà con le sue indagini che prenderanno il via dall’analisi di audio e video. Solo nel caso in cui non tutto risulti comprensibile, si potrebbe procedere con nuove audizioni. Quindi verrà deciso se deferire o meno. Le parole incriminate sono note, ci si concentrerà sul «voodoo di merda» di Ibra e sul «ti sparo» (questo meno chiaro) di Lukaku. Chinè valuterà se certe frasi, in particolare quelle dello svedese, possano essere considerate una violazione all’art. 28 del Codice di giustizia sportiva sui «comportamenti discriminatori» (che tra le sanzioni comprende anche la squalifica a tempo) o se si tratti “solo” di «condotta gravemente antisportiva»".

Cosa rischiano i due? Quel "go do your voodoo shit" mette Ibrahimovic in una condizione molto antipatica. "Se la Procura federale dovesse ritenerla espressione discriminatoria contro una pratica religiosa, potrebbe rientrare nell’ambito di applicazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva - conferma il Corriere dello Sport -. In tal caso lo svedese rischia dieci giornate di squalifica in Coppa Italia oppure una sanzione disciplinare a tempo. Saranno considerate anche le frasi proferite dall’interista Lukaku, e di conseguenza eventuali sanzioni anche per il belga. La tesi principale del Milan è che lo svedese ha pronunciato quella frase sulla base di una storia che circola in Inghilterra riguardante il proprietario dell’Everton e i riti voodoo che influirono sulle scelte di mercato di Lukaku, senza però discriminare le origini dell’atleta. Dall’altra parte l’Inter ha condannato la reazione eccessiva del proprio tesserato ma pensa che Lukaku sia stato toccato nella sfera personale, con riferimenti alla madre di Romelu, tanto da scatenare una risposta emotiva molto forte dell’attaccante".  

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