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I lavoratori della Saras ringraziano Moratti: "Mai considerati dipendenti, ma parte di una famiglia"

di Christian Liotta

Attraverso una pagina intera de Il Sole 24 Ore, i lavoratori della raffineria Saras hanno voluto rivolgere il loro sentito ringraziamento alla famiglia Moratti, che dopo 62 anni ha deciso di abbandonare le redini dell'azienda cedendola all'azienda neerlandese Vitol. Nella lunga e commossa missiva di congeso si sottolinea come con la famiglia Moratti non si sia creato un legame professionale, ma soprattutto umano, "che ha attraversato momenti di gioia, di sfide e di grande crescita reciproca. Guardando indietro a questi anni, vediamo un cammino che ha attraversato sentieri di prosperità, quando i mercati ci sorridevano e il lavoro sembrava facile, ma vediamo anche i momenti bui, in cui le difficoltà sembravano insormontabili, la strada incerta e le preoccupazioni hanno bussato alle porte delle nostre vite".

C'è un passaggio dedicato in particolare a Massimo Moratti: "Suo Padre Angelo, suo Fratello Gian Marco e Lei, Presidente, siete stati per tutti noi non solo degli imprenditori di successo, ma un punto di riferimento costante, una presenza che ci ha sostenuto nei momenti più complicati e ha celebrato con noi i traguardi raggiunti. In ogni circostanza siamo andati avanti insieme. Questo è forse l’aspetto che più ci ha colpito e ci ha reso orgogliosi di far parte di questa realtà: non siamo mai stati considerati dipendenti, ma parte integrante di una famiglia, quella della Saras. (...) Presidente, ci avete insegnato che anche nei momenti più difficili possiamo trovare la forza di andare avanti e lo avete fatto non solo con le parole ma con gesti concreti, dimostrando da sempre un’umanità che ha toccato tutti noi profondamente. Sono tanti i ricordi di chi, nei momenti più delicati, ha trovato in Voi un sostegno, una parola di conforto, una presenza discreta ma costante. In un mondo dove spesso si ergono muri tra chi dirige e chi opera, avete scelto di costruire ponti, di aprire strade comunicative che ci hanno permesso di sentirci sempre ascoltati e valorizzati. Anche adesso, di fronte alla Vostra decisione di cedere l’azienda al gruppo Vitol, siamo fiduciosi che questa scelta rappresenti la migliore garanzia per il futuro e il successo dell’azienda, consapevoli che è compiuta per un bene più grande. (...) Grazie per averci fatto sentire parte della Vostra famiglia, per averci guidato con saggezza e umanità e per averci insegnato a guardare sempre oltre, con passione e altruismo. La Vostra impronta resterà indelebile nella storia della Saras, ma soprattutto nei cuori di tutti noi". 

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