TS - Quale futuro societario per l'Inter? Maggio incombe e anche Oaktree. Il punto
Mentre la squadra di Simone Inzaghi si appresta a tornare a giocare, l'attenzione di Tuttosport non è rivolta soltanto al campo. Secondo il quotidiano torinese infatti, le manovre intorno alla società nerazzurra stanno entrando nella fase decisiva e "va segnalato l’ingresso sempre più impattante di Oaktree nelle vicende nerazzurre - si legge -. In base ai patti presi nel maggio 2021, in cambio del finanziamento da 292,12 milioni con tasso di interesse al 12% a Grand Tower Sarl (una delle holding tramite cui Suning controlla l’Inter), il fondo americano ha ottenuto in pegno il club". Nel caso in cui Suning dunque non fosse in grado di ripagare il debito, "Oaktree prenderebbe il controllo di Grand Tower".
Ipotesi e manovre legata alla cifra che Suning deve rendere al fondo, un prestito che scadrà il 20 maggio 2024 e che, tenendo conto del tasso di interesse, la cifra da rifinanziare supera abbondantemente i 350 milioni (erano 329,6 il 31 dicembre 2022). "Tutto questo serve a spiegare il nuovo scenario che sta maturando a latitudini nerazzurre - si legge -, surrogato dalla presenza sempre più impattante dei dirigenti di Oaktree a San Siro", dove di recente invece si è visto molto poco Steven Zhang". Si inizia a prefigurare uno scenario secondo il quale sarà "Oaktree, in caso di mancato rifinanziamento, a gestire in prima persona la vendita del club".
Il rifinanziamento, visto l'enorme innalzamento dei tassi di interesse, è un'opzione parecchio difficile, motivo per il quale Zhang ha mandato Goldman Sachs in spedizione con l'obiettivo di trovare nuovi partner per l’operazione, sperando di trovare condizioni migliori rispetto a quello che proporrebbe Oaktree, che secondo quanto svela TS pare voler proporre un nuovo prestito ma con "interessi al 22%". Il Sole 24 Ore ha parlato ieri di due nuovi interlocutori interessati, ovvero Sixth Street e Ares Management, che permetterebbero a Suning, in caso di accordo economico, di respirare scavallando la data del 20 maggio.
L'alternativa al rifinanziamento è ovviamente la cessione. Scenario, in tal senso, da non sottovalutare quello prefiguratosi con un gruppo del Golfo Persico e di un altro interlocutore presumibilmente statunitense, una questione di cui si sta occupando Raine Group, che però oggi propone soluzioni con minor ottimismo. Si è affievolita infatti la pista legata al consorzio di famiglie arabe, pista rimasta in stallo per due motivi. Giovedì intanto si riuniurà l'assemblea dei soci e desta interesse e curiosità il "nuovo ingresso all’interno del CdA. Questo perché, secondo indiscrezioni, questi potrebbe essere legato ai nuovi assetti del club", specie se fosse legato a Oaktree.
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