Inchiesta 'Doppia Curva', parla Marotta: "Stiamo collaborando al fine di debellare un fenomeno negativo. I giocatori..."
E' stata aperta anche una parentesi inevitabile sull'inchiesta 'Doppia Curva' nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata da Beppe Marotta a Sky Sport. (leggi qui). Una vicenda sulla quale il presidente dell'Inter si è espresso così, allargando il discorso anche agli atti concreti di prevenzione per fermare questi fenomeni negativi: "Innanzitutto, esprimo gratitudine alla magistratura e alle forze dell'ordine per l'opera che stanno facendo - la premessa del dirigente varesino -. Noi stiamo collaborando al fine di debellare un fenomeno straordinario in senso negativo che ha a che fare col mondo dello sport. Sono attività criminali che non c'entrano con lo sport. Io ho vissuto gli anni in cui c'era violenza fisica consumata all'interno o all'esterno di uno stadio, mentre oggi siamo di fronte a una situazione difficile da debellare. Noi stiamo collaborando al fine di garantire trasparenza".
Si può fare di più per evitare il contatto tra giocatori e ultras?
"Si può e deve fare molto di più. Ma già oggi le figure come quella dello SLO e la 'legge Maroni' aiutano tantissimo nel garantire trasparenza. Noi come società possiamo acculturare i nostri calciatori al rispetto delle leggi dello Stato e le norme del Codice di giustizia sportiva. Noi lo facciamo già, con lezioni in cui spieghiamo le cose. Poi è difficile entrare nella vita privata di ogni giocatore, non possiamo controllarla: quella è una zona grigia nella quale non possiamo entrare".
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