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Indagine Curve, al via agli interrogatori: Beretta e tre ultras del Milan restano in silenzio davanti a Gip e pm

di Egle Patanè

Mentre l'Inter festeggia la prima vittoria in Champions League, al San Vittore di Milano sono iniziati gli interrogatori di garanzia degli ultras di Inter e Milan arrestati due giorni fa nel maxi blitz della Direzione distrettuale antimafia di Milano che ha portato alla luce gli affari illeciti delle curve due squadre di calcio meneghine. Il primo a comparire davanti al gip di Milano Domenico Santoro e ai pm è Francesco Lucci, (fratello di Luca, che verrà ascoltato più in avanti) seguito da Riccardo Bonissi e Luciano Romano, accusati di associazione per delinquere. Dopo Lucci, Bonissi e Romano è toccato ad Andrea Beretta, capo della Nord insieme a Marco Ferdico e al defunto Antonio Bellocco, ucciso proprio da Beretta lo scorso 4 settembre. Secondo quanto fa sapere Sky Tg 24 però, tutti i convocati da Santoro, si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere i primi ultrà milanisti. 

Francesco Lucci, difeso dall'avvocato Jacopo Cappetta ed esponente di spicco capi della curva milanista, è rimasto in silenzio, esattamente come  Bonissi, Romano e l'interista Andrea Beretta. Programmati nel pomeriggio nelle carceri di Pavia e Monza gli interrogatori di altri quattro arrestati. Gli interrogatori proseguiranno anche domani. 

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