Inter-Bologna, Triplice fischio - C'è un punticino dietro l'asterisco per Inzaghi: recupero e contro-recupero a San Siro
Fonte: dall'inviato
C'è un punticino dietro l'asterisco per l'Inter nel recupero della 19esima giornata con il solito Bologna. Si comincia subito forte: Marcus Thuram alza sulla traversa da centro area non sfruttando appieno il cross calibrato al centimetro da Denzel Dumfries. Poco dopo, al 9', primo sussulto del Bologna che scuote il palo con Nikola Moro, lesto a scippare palla a Piotr Zielinski sulla trequarti prima di sparare verso la porta difesa bene da Yann Sommer, decisivo nell'allungarla alla sua sinistra. Al 15' la seconda volta è buona per gli ospiti che trovano il vantaggio con la zampata del Torito Santiago Castro, che è abile ad allungare il tentativo di Moro spiazzando il portiere. L'Inter reagisce immediatamente, con la mossa tattica di Simone Inzaghi che 'alza' Alessandro Bastoni come mezzala: è proprio del 95 il break a centrocampo che spalanca le porte alla ripartenza dei campioni d'Italia che si sviluppa grazie alla strappo di Thuram, che accomoda per il tiro mancino di Federico Dimarco. Lucasz Skorupski si distende e para, sulla respinta il più veloce a piombare sulla sfera per l'1-1 è Dumfries. Che al 24' ha la chance per la seconda doppietta del 2025 ma la calcia tra i guantoni del numero uno rossoblu. E' il miglior momento dell'Inter, con Dumfries emblema della forza d'urto: alla mezzora, l’olandese vince due contrasti nella sua trequarti, poi sventaglia dalla parte opposta per Thuram, che mette giù la palla come se avesse la calamita sui piedi, la conduce per qualche metro prima di offrirla al destro che finisce a lato di Lautaro. Più in là fermato anche di testa. Il Bologna, travolto dopo l'1-1, trova finalmente la luce al 35', con la grande intuizione di Jens Odgaard, che con un tocco sotto fa correre Dan Ndoye che ha la velocità per arrivare fino in fondo ma poca precisione nella finalizzazione. I felsinei insistono e trovano un altro modo per minacciare De Vrij e compagni, questa volta da corner: Odgaard stacca più in alto di tutti e schiaccia a terra di testa chiamando Sommer al secondo intervento della partita. Fatto sfogare il Bologna, l'Inter timbra proprio sul gong di primo tempo, attaccando la difesa schierata con i soliti scambi che scombinano lo scacchiere: Zielinski si libera tra le linee e illumina con un lancio Dimarco, bravo a completare l'inserimento con un cross solo da spingere in porta per Lautaro Martinez. Due a uno al duplice fischio: giusto.
SECONDO TEMPO -
La ripresa comincia senza nessun cambio e con un Bologna più intraprendente palla al piede, anche se le situazione più ghiotte le crea l'Inter: prima Thuram si vede anticipare sul più bello, in area, da Skorupski, poi è Lautaro a creare scompiglio procurandosi la punizione dal limite, tirata fuori non di molto da Dimarco. Al 60' due azioni da segnalare: il recupero di Bastoni che si mangia Orsolini lanciato a rete e il ribaltamento che porta Lautaro alla conclusione, sporcata in corner da Skorupski. Al 63', turning point: blocco difensivo troppo basso dell'Inter, il Bologna riempie l'area con Riccardo Orsolini che, raccogliendo il regalo di Dimarco (echi spettrali del famigerato 27 aprile 2022), aggiusta per il colpo di biliardo di Emil Holm che va in buca dopo due sponde nerazzurre. Due a due e due cambi di Italiano: dentro Lewis Ferguson e Tommaso Pobega per Odgaard e Nikola Moro. L'abbrivio è tutto del Bologna, tanto che Orsolini rischia addirittura di fare il 3-2, ma il suo tiro è moscio. Contromosse di Inzaghi: al 70', Frattesi, Carlos Augusto e Pavard per Asllani, Dimarco e Darmian. Quattro minuti dopo altra sostituzione in casa Inter, con Lautaro che fa posto a Mehdi Taremi. Risponde Italiano, richiamando in panchina l'ammonito Holm per Lorenzo De Silvestri. Il confronto delle panchina prosegue, con Inzaghi che all'83' si gioca la carta Buchanan per Bastoni. Neanche il tempo di segnare il cambio che l'Inter confeziona la palla del sorpasso: Thuram si porta a spasso Casale, resiste alle sue molteplici trattenute, e poi dal fondo regala all'iraniano la palla del 3-2. Che l'ex Porto rifiuta inopinatamente. Ultimo rettilineo che il Bologna gioca con due forze fresche: Erlic e Dallinga. Non cambia più niente: 2-2, alla fine.
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