Inter, è già tempo di bilanci: il piano del club
Fonte: Repubblica
Mancano ancora dieci giornate alla fine del campionato, ma la stagione dell'Inter, almeno in fatto di ambizioni sportive, sembra già essere andata in archivio. E allora ecco che è già tempo di bilanci, termine con il quale si vuole intendere sia quelli finanziari che sportivi, indissolubilmente legati. In settimana, evidenzia Andrea Sorrentino su Repubblica, "è previsto un nuovo CdA, con Erick Thohir non presente fisicamente ma in conference call da Giacarta, in cui verrà ratificato l'intervento che il presidente ha già effettuato nelle ultime settimane: visto che l'operazione di rifinanziamento del debito attraverso i bond per ora non è riuscita, ET ha sborsato oltre 50 milioni per le spese correnti, e altre spese arriveranno in estate, quando bisognerà calibrare il calciomercato in funzione delle perdite di bilancio da cui bisogna rientrare in qualche modo (l'ultimo: -100 milioni)".
"La sensazione - si continua a leggere sul portale del quotidiano - è che al di là delle dichiarazioni ufficiali, all'Inter abbiano già deciso quale strada prendere: meglio ricominciare in estate da zero, cioè senza partecipare alle coppe, per poter meglio concentrare gli sforzi sulla costruzione di una squadra che Mancini promette sarà "da scudetto" e anche per evitare le sanzioni del Fair Play finanziario dell'Uefa, che scatteranno intorno a Pasqua, ma solo se poi il club giocasse in Europa il prossimo anno. Senza l'incubo dei preliminari di Europa League da disputare a fine luglio (in caso di sesto posto) Mancini e Thohir potrebbero allestire un'estate come piace a loro: una decina di giorni di ritiro a Brunico, poi la tournée asiatica di una quindicina di giorni per diffondere il marchio sui mercati che più interessano al club, infine il rientro in Italia per prepararsi a dovere alla ripresa del campionato. Sperando che la campagna acquisti e cessioni sia stata soddisfacente, e redditizia: l'Inter dovrà incassare più di quanto spenderà e al tempo stesso alzare il proprio livello di competitività, questa è la difficile sfida".