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Inter prigioniera del FFP, autofinanziamento a gennaio: accordo Ramires

di Mattia Zangari

Il prossimo 18 ottobre, giorno dell'apertura del congresso del Partito comunista cinese, Suning dovrebbe verosimilmente incassare le garanzie per poter continuare a investire concretamente nell'Inter per quel che concerne strutture e infrastrutture, sui progetti relativi allo stadio e a un nuovo centro sportivo per il settore giovanile con la prospettiva di creare una cittadella dello sport stile Real Madrid.
Diverso, invece, è il discorso con l'Uefa, dove il colosso di Nanchino che detiene la maggioranza del club nerazzurro continuerà sad essere prigioniero del fair play finanziario: anche per la stagione 2017-2018 il pareggio di bilancio è d'obbligo, ovvero è doveroso mantenere un equilibrio fra entrate e uscite (nelle quali non vengono appunto computate le spese virtuose sopra citate) che inevitabilmente si riflette sul mercato. Si procederà, dunque, secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, con l'autofinanziamento a gennaio: in linea di massima, Ausilio e Sabatini investono ciò che si incassano, magari con un bonus di 5-6 milioni, utili per agganciare qualche talento con la formula del prestito molto oneroso e diritto di riscatto non obbligatorio. Entrando nello specifico, per quanto riguarda il centrocampista, gli uomini mercato nerazzurri possono sempre pescare dallo Jiangsu Suning, club gemello, e infatti ci sarebbe già un accordo di massima per il prestito di Ramires. Operazione low cost rispettosa del FFP, ma non per questo - chiosa la rosea - i dirigenti della Beneamata proveranno fino in fondo altre strade, alla ricerca di soluzioni tecnicamente migliori, anche dal punto di vista delle prospettive. 


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