Inter ritrovata con Ranieri, ma Moratti ora agisce
Le vittorie contro Fiorentina e Genoa, sei punti importantissimi per la classifica e preziosi per il prosieguo del torneo, hanno dimostrato che quest’Inter ha ancora qualcosa di buono da dare. Era chiaro a tutti, anche a Ranieri, che l’11 titolare (Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Sneijder, Pazzini e Milito) non ha ancora esaurito le cartucce e, in partita da dento o fuori, può ancora mettere in campo tutta la rabbia agonistica che ci vuole per portare a casa i tre punti.
Se a tutto questo ci aggiungiamo i progressi dei giovani – Faraoni, Alvarez e Coutinho su tutti –, i progressi evidenti di Nagatomo, i ritorni degli infortunati (Forlan) si capisce bene che si può guardare a gennaio con rinnovata fiducia. Tenendo in conto le prossime due sfide contro Cesena e Lecce che l’Inter può fare sue.
Fin qui, i progressi che, come dice Moratti, sono soprattutto merito del lavoro svolto da Ranieri e dalla sua equipe. Cosa manca, dunque, a questa squadra per fare il salto di qualità e competere con Juventus, Milan e Napoli, le pretendenti allo scudetto? Semplice: mancano i rinforzi adeguati nel caso di infortuni dei reduci del Triplete, stop frequenti in questi ultimi dodici mesi, e delle battute a vuoto dei nuovi – Castaignos and company saranno sicuramente l’Inter del futuro, ma per battere bianconeri e rossoneri o per affrontare ottavi di Champions ci vuole gente pronta e con un adeguato curriculum.
Sicuramente i prossimi arrivi di Juan e Kucka potranno aggiungere esperienza e voglia di correre nella truppa nerazzurra, ma se le concorrenti dovessero portare a casa i nomi che circolano – Tevez su tutti – sarà quasi impossibile battagliare o essere competitivi. Chi lo conosce bene afferma che Moratti non si tirerà dietro nel prossimo mercato di gennaio, ma se le linee tracciate dall’amministratore delegato Paolillo – “prenderemo calciatori giovani poco conosciuti” – dovessero essere rispettate la corsa dell’Inter al terzo posto in campionato valevole per l’accesso alla prossima Champions League sarà il solo obiettivo plausibile.