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Inzaghi in conferenza: "A Dimarco non è mai stato regalato nulla, Pavard si sta inserendo bene"

di Redazione FcInterNews.it

Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato così in conferenza stampa dopo la vittoria conquistata oggi sul campo dell'Empoli: "Non abbiamo chiaramente parlato, adesso vedremo come andrà l'esame di Arnautovic che è l'unica nota negativa della giornata. Ci verrà a mancare per un po' un giocatore molto importante per noi".

Lo scorso anno si sono persi tanti punti in partite di questo tipo.
"Queste partite sono importantissimi per il nostro cammino, ho fatto i complimenti ai ragazzi per la pazienza e per l'approccio che hanno avuto. Dovevamo fare il secondo gol perché poi ti capita un infortunio dopo l'80' con i cambi esauriti. Abbiamo fatto dieci minuti in dieci e ovviamente lì con il raddoppio avremmo sofferto meno. Abbiamo fatto un'ottima gara, preparata in due giorni scarsi. Siamo rientrati alle cinque del mattino da San Sebastian, i ragazzi sono stati bravissimi. Affrontavamo un avversario che ha delle grandi motivazioni e oggi abbiamo fatto una grande gara".

Pavard come lo vedi?
"Mi è piaciuto molto, si è inserito subito bene nel gruppo. Il giocatore lo conosciamo tutti, ha fatto due ottime gare sia a a San Sebastian che oggi, lui e Darmian sono stati molto bravi".

Cosa ti ha convinto di più?
"Il modo in cui i ragazzi si stanno approcciando al lavoro dal 13 luglio, stanno dando tutto. Oggi allo stadio sembrava di stare a San Siro, è senz'altro una bella atmosfera e queste vittorie sono anche per loro. Ci motivano e ci spronano tantissimo".

Il turnover?
"Deve essere una soluzione e non un problema, purtroppo oggi l'infortunio di Arnautovic ci penalizza perché ci viene a mancare un giocatore importante per diverso tempo".

Qual è lo step da fare? L'importanza di Dimarco?
"Federico in questi due anni e mezzo con me ha dimostrato tantissimo, ha meritato di essere nella top 11 della Champions. Vuole migliorarsi sempre, non gli è stato regalato nulla, hanno meritato tutto sul campo. Oggi dovevamo essere più bravi, dovevamo arrivare agli ultimi dieci minuti con un gol in più perché ci avrebbe permesso di soffrire meno".


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Domenica 15 dicembre