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L'ag. Atangana: "L'Inter voleva Kessie, ma avevo dato la parola al Milan. Belfodil era immaturo"

di Christian Liotta

Intervistato da Calciomercato.com, l'agente George Atangana ricorda la trattativa che nel 2013 portò all'Inter Ishak Belfodil: "Il Bologna decise di non riscattarlo e arrivò il Parma. Roberto Donadoni lo aveva visto in partita proprio da avversario e gli era piaciuto. Disputa una buona stagione, si afferma come uno dei migliori prospetti del campionato e guadagna l’interesse dell’Inter. Con i nerazzurri ci accordammo immediatamente, ma i club faticavano a trovare una formula. Chiusero inserendo Antonio Cassano e la mia vita professionale ebbe una svolta decisiva in quel preciso momento". Belfodil, purtroppo, non visse all'Inter un periodo particolarmente florido di soddisfazioni: "Era immaturo, non riusciva a capire quale fortuna gli fosse capitata e alcuni suoi atteggiamenti, insieme a qualche panchina, gli fecero maturare l’idea di andarsene. Prima di accettare il Livorno rifiutò 12 offerte, rischiò di farmi impazzire. Poi dopo gli consegnai il mandato di procura e lo lasciai andare. Non fu un periodo semplice. Oggi è divenuto un uomo, è maturato e ha una bellissima famiglia. Ishak si è ritrovato, era solo questione di tempo. sta facendo ottime cose con la maglia dell’Hoffenheim e gli auguro di continuare così".

Atangana rivela anche un retroscena curioso a proposito di Franck Kessie: "Avevo la stretta di mano con il Milan quando mi chiama l'Inter per dirmi che avremmo dovuto assolutamente vederci per parlare di Franck. Un appuntamento in un luogo inusuale. L'Inter provò seriamente a inserirsi all’ultima curva per Kessié ma ormai avevo dato la mia parola al Milan, che vale più di una firma”.


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