La Nord: "Abbiam voluto bene a Moratti, eppure..."
Fonte: Dall'inviato a San Siro Christian Liotta
In attesa di accogliere Erick Thohir, la Curva Nord spiega la propria posizione in merito alla figura di Massimo Moratti, spiegando in un una nota distribuita fuori dallo stadio di San Siro le motivazioni di quello striscione di addio non gradito al presidente uscente. Spiegando che non si trattava di un 'necrologio' e che Moratti e la sua famiglia rimangono in società, la Nord spiega: "Moratti per noi, prima che il buono, la brava persona, è sempre stato il Presidente dell'Inter. E per questo lo abbiamo sostenuto e giudicato. (...). Le nostre grida non sempre si sono trovate allineate al Moratti pensiero. Ma (...) il problema della gestione Moratti è sempre stato quello di contornarsi di adulatori/approfittatori. E da questo punto di partenza, l'Inter non è mai riuscita a crescere. Noi quando scriviamo che abbiamo voluto bene a Moratti, intendiamo proprio questo. Perché l'Inter per noi è una famiglia dove l'obiettivo è crescere, costruire, insieme. L'Inter viene prima di Noi, l'Inter è dei tifosi".
La nota prosegue: "Moratti, dall'interista medio (e non solo) viene considerato alla stregua di un superoe di una razza superiore del genere umano, ed è idolatrato da quegli interisti che dimostrano attaccamento alla maglia cambiando canale quando l'Inter va sotto. (...) Noi siamo quelli che a Moratti ne han dette di tutti i colori quando le cose andavano male (e Calciopoli è un dato di fatto ma non può essere un'eterna attenuante, sarebbe poco onesto). Volendo bene all'Inter, abbiamo voluto bene anche a lui. Ma non abbiamo mai considerato l'Inter suo giocattolo. Come è inevitabile che sia, Moratti a capo dell'Inter si è - molto più di quello che sembra - comportato in maniera spesso 'dittatoriale', anche se taciuto. Le decisioni spettavano a lui e alle persone di fiducia, ma le colpe erano sempre di altri, mai sue. E gli esclusi finivano sempre nel dimenticatoio, vittime di una memoria congelata. (...) Noi lo abbiamo, morbidamente, più volte rimproverato; qualche volta ci ha ascoltato, spesso no. Come era nei suoi diritti".
Il comunicato elenca poi altre motivazioni della Curva e contiene una frase significativa: "Ci vuole un progetto, frutto dell'impegno di tutti. Questo, a prescindere dalla bacheca che si riempie o meno, chiediamo da sempre. E sempre chiederemo".