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Leonardo dice tutto: "Non è sicuro che resti a Milano"

di Daniele Alfieri

È forse il nome più caldo associato al futuro della nuova Inter con Erick Thohir. Parliamo di Leonardo, sospeso dagli incarichi con il PSG dopo la spinta all'arbitro Alexandre Castro. L'ex direttore sportivo martedì si presenterà presso il Tribunale amministrativo di Parigi per cercare di farsi annullare la squalifica di 14 mesi imposta dalla Federazione francese. In un'intervista concessa a Le Journal du dimanche, lo stesso Leonardo ha confermato che sarebbe diventato il nuovo allenatore della squadra transalpina se non fosse arrivata la sospensione: "Io non ho chiesto nulla. È stato Nasser (il presidente Al-Khelaïfi, ndr) che mi ha chiesto se avrei voluto assumere l'incarico. Se mi si offre qualcosa, io la prendo. E il PSG è un club talmente radicato dentro di me che farei qualsiasi cosa".

La società scelse di virare su Laurent Blanc, anche se Leonardo ammette di avere avuto un suo favorito: "Io volevo José Mourinho, ma ormai si era quasi accordato con il Chelsea. Poi abbiamo studiato altre soluzioni, ma la mia squalifica ha complicato le cose. Era difficile chiedere a qualcuno di venire al PSG quando io stesso avrei dovuto lasciare il club. Non abbiamo chiamato diecimila allenatori. E contrariamente a quanto è stato detto, Laurent Blanc non era la decima scelta. Era libero - spiega il brasiliano - e faceva parte della nostra piccola lista. Laurent è un mix fra cultura francese e grande esperienza internazionale. È un tecnico molto intelligente che utilizza nella migliore maniera i giocatori a disposizione. Sono davvero felice del suo lavoro".

Interpellato poi sul suo futuro, Leo svela le sue intenzioni: "Mi immagino in un ruolo da manager all'inglese o allenatore. Una cosa è certa: non voglio più assumere un ruolo politico. Voglio parlare solamente di calcio. Mi è dispiaciuto soltanto non esser potuto rimanere più a lungo al PSG - prosegue -. La squalifica non mi ha permesso di svolgere certe responsabilità del mio compito. Sarei dovuto diventare allenatore al posto di Ancelotti, ma in quelle condizioni diventava impossibile, non ho vero che ho lasciato per stare vicino alla mia famiglia, come invece è stato detto. Inoltre non so nemmeno se resterò a Milano...", ha spiegato l'ex tecnico interista allontanando indirettamente un ritorno in nerazzurro.


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