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Longo alla Milito: "Finale meritata. I complimenti..."

di Alberto Casavecchia
Fonte: Corriere dello Sport

Idee chiare, pochi grilli per la testa e determinazione, quella stessa che gli ha consentito, al minuto 121 e 50, di portare l’Inter nella finale del campionato Primavera. Samuele Longo è tutto questo. La sua tripletta nel derby di mercoledì sera non ha fatto altro che scatenare un parallelismo importante, con un uomo che di gol nei derby ne ha fatti tanti, quattro solo in questa stagione: “Mi fa piacere essere paragonato a Milito perché è un campione dal quale si può imparare tanto. Se siamo in finale non è solo merito mio, ma anche dell’intera squadra”. Dediche particolari per i gol: “Dedico un gol alla mia ragazza, Sara, uno a mio padre, Gigino, e il terzo a Di Gennaro che si è infortunato”. Tanti sms di complimenti: “Ho trovato circa una trentina di sms. Stramaccioni ci ha fatto i complimenti ma anche Zanetti, tramite l’ufficio stampa, ha avuto belle parole”.

Il gol decisivo all’ultimo secondo: “Una sensazione incredibile, difficile da descrivere. Ci tenevamo molto ad andare in finale e ci abbiamo creduto sino alla fine”. Domani sera la Lazio: “Avversaria bella tosta. Sarà dura battere i biancocelesti”. Tanti gli attestati di stima per lui: “Ho fatto una buona stagione e ho anche segnato nella semifinale di Next Generation Series. Spero di poter continuare la serie positiva. Pensate che da bimbo facevo aikido…”

Anche Ibra faceva arti marziali: “La mia passione è durata pochi mesi, poi il calcio ha avuto il sopravvento”. Dopo aver affermato di avere come modello Fernando Torres, Samuele non si sbilancia sul suo futuro: “Lo dovranno decidere Inter e Genoa. Io penso solo a giocare e vincere questa finale. Il nostro gruppo lo merita”.


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