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Longo: "Quando ho lasciato l'Inter ero felice per un motivo. In Spagna i miei anni migliori"

di Christian Liotta

Grande promessa delle giovanili interiste che però non ha saputo confermarsi tra i professionisti, dove ha militato in numerose squadre tra Italia ed estero senza mai trovare la giusta continuità di rendimento, Samuele Longo, oggi attaccante del PAS Lamia nel campionato greco, parla ai microfoni di Numero Diez raccontando cosa gli resta dei trascorsi nel vivaio nerazzurro: "Rimane un bel ricordo sicuramente. All’epoca non mi rendevo conto della fortuna che avevo, perché per me era la normalità. Una volta che sei all’Inter credi che quello sia normale, lo capisci solo con gli anni che hai avuto tanta fortuna e che non è da tutti allenarsi con dei campioni come Samuel Eto’o, per dirne uno. All’epoca per me era solo un andare al campo e cercare di migliorare guardando i migliori, perché di quello stiamo parlando”.

L'attaccante di Montebelluna elegge poi le sue esperienze più importanti: "In Spagna ho vissuto le mie migliori stagioni: all’Espanyol, perché era la mia prima stagione tra i grandi; al Girona, dove raggiungiamo la prima promozione storica del club e sono capocannoniere della squadra. Posso dire che è la squadra dove più mi sarebbe piaciuto rimanere, anche vedendo come si è sviluppata la storia del club. In Italia a Venezia, perché ho trovato un bell’ambiente e mi ha fatto tornare il sorriso”. Longo racconta poi il momento della firma col Vicenza che ha segnato la fine del legame con l'Inter: "Non nascondo che ero felice perché finalmente dopo tanti anni ero di proprietà di un’altra squadra e, quindi, ero contento di questo. Poi in realtà non è andata come speravo, però quella a Vicenza la ricordo come un’esperienza positiva. Era la mia prima squadra dopo tanti anni di prestiti e pensavo: ‘Qui posso giocare rappresentando la mia squadra‘. I prestiti, però, mi hanno arricchito molto a livello umano. Ovvio, però, che cambiare ogni anno, ti lascia molto a livello personale e umano, ma non è semplice nel momento in cui ti crei delle nuove amicizie e ti trovi bene in una città, oltre che in un gruppo di lavoro. Ripartire da capo è complicato. Le mie stagioni migliori le ho vissute in Spagna e il mio sogno, dopo aver conosciuto quell’ambiente, era quello di restare lì più a lungo". 

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