Mancini: "Eto'o è super, Balotelli si aiuti da solo"
Decisivo o non decisivo. E' la domanda che da giorni divide tecnici ed opinionisti riguardo ad un derby di Milano che riveste senza alcun dubbio un'importanza fondamentale. Una vittoria dei rossoneri aumenterebbe il distacco dall'Inter portandolo a 5 punti, rendendo ardua un'altra scalata dei cugini. Ne è convinto Roberto Mancini, che intervistato dal quotidiano La Repubblica ha spiegato: "Mancano ancora tante altre partite, ma se dovesse vincere il Milan sarebbe un risultato decisivo: accumulerebbe oltre al +5 in classifica anche il vantaggio psicologico di aver battuto la rivale più insidiosa. Ma un valore enorme avrebbe anche una vittoria dell'Inter, che scalvacherebbe i rossoneri dopo un lungo inseguimento".
Il riuscire a conquistare i 3 punti nel derby sarebbe per i nerazzurri il culmine di una rimonta clamorosa, se considerato il pessimo inizio sotto la gestione Benitez: "E' un grande allenatore - ha commentato il tecnico del City, prendendo le difese dello spagnolo -, non stiamo parlando di un allenatore qualsiasi. Ha pagato gli infortuni e l'Inter adesso sarebbe prima in classifica se avesse avuto tutti i giocatori sani."
Poi è arrivato Leonardo, che ha saputo in pochi mesi risollevare le sorti della squadra. Il Mancio riconosce i meriti dell'impatto del brasiliano sull'ambiente nerazzurro: "Per prima cosa si tratta di una persona per bene. Inoltre Leo ha una grande esperienza da uomo di calcio e poi si sa, i giocatori quando cambia l'allenatore danno qualcosa in più".
Nel derby di sabato sarà assente un grande protagonista che il tecnico di Jesi conosce molto bene: "Mancherà Ibrahimovic e il Milan senza lui perde molto. Però ci sono Pato, Robinho e Cassano, tutti giocatori in grado di trovare la giocata decisiva". Dall'altra parte del campo si aggirerà invece un certo Samuel Eto'o: "Un giocatore impressionante che sa far tutto".
Inevitabile, infine, una domanda sull'incorregibile Balotelli: "Con Mario tutti hanno una pazienza infinita. Io lo capisco anche, ha 20 anni e a quell'età si possono fare fesserie. Ma ora forse è arrivato il momento che si aiuti da solo, che capisca i suoi errori - ha concluso Mancini -, altrimenti rischia di buttare via il suo talento, che è immenso".