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Materazzi: "Lautaro re di Milano. Lui, Bastoni e Barella possono girare con la corona in testa"

di Christian Liotta

Raggiunto a Londra da Sport Mediaset, Marco Materazzi ha parlato non solo della finale di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund, ma ha anche raccontato le emozioni vissute per la conquista della seconda stella da parte dell'Inter: "Bellissimo. Fa strano dirlo perché noi della vecchia guardia non dico dovremmo essere gelosi però insomma, dovremmo soffrire un po'. Invece sono stato il loro primo tifoso, hanno messo in campo una famiglia, una squadra. Già dallo scorso anno quando siamo arrivati in finale di Champions a Istanbul, dove ci è sfuggito quello che tutti noi sognavamo; quest'anno hanno chiuso il cerchio creando in loro motivazioni extra, una cosa non facile dopo una finale persa. Extra anche perché è andata via gente che pensava di essere insostituibile e invece chi è arrivato ha dimostrato di essere più forte di chi è andato via. La squadra li ha aiutati tantissimo a integrarsi e a fare un campionato della Madonna".

Useresti con Lautaro questo concetto di famiglia?
"Lui sa benissimo di non poter essere il padre di tutti i ragazzi, ma è il capitano. E sa il peso che lui ha nello spogliatoio. Poi penso che sia il gioco delle parti. Sarà lui a decidere e non chi gli vuol fare scegliere altre strade. Lui vuole essere il re di Milano e lo è; Lautaro, come Nicolò Barella e Alessandro Bastoni, sono ragazzi che possono camminare per Milano a testa alta e la corona in testa".

Cosa ti aspetti dal prossimo anno?
"Mi aspetto continuità, quello che sta dimostrando anche chi è entrato a livello societario. Senza gelosie come è successo sull'altra sponda di Milano; questo è simbolo di intelligenza e competenza. Lasciar fare a chi sa fare è utile per noi tifosi". 

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