Materazzi: "Tra Triplete e Mondiale non saprei scegliere. Il 5 maggio..."
Ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Io Donna l'ex-difensore dell'Inter Marco Materazzi, che ha ripercorso i momenti salienti della propria carriera in nerazzurro: "Il giorno più bello è stato il 22 maggio 2010, quando abbiamo conquistato la Champions League. Tra il Triplete e il Mondiale 2006 non so scegliere, è come dire: vuoi più bene a mamma o papà? Il giorno più brutto, invece, è stato il 5 maggio".
Come sei cambiato dopo la testata di Zidane?
"Nella mia vita niente. Alla fine tutti ricordano quello, ma non ricordano forse i due gol che ho fatto in finale. Se non ci fosse stato quell’episodio si ricorderebbero ancora di più di quello che ho fatto per la mia nazione. Credo. Quella era la cosa importante".
Come hai capito che avrebbe voluto fare il calciatore?
"L'ho capito quando a tre anni andavo in giro con due palloni sotto braccio: un Super Tele e un pallone di cuoio".
In cosa sta la differenza tra un normale giocatore e un campione?
"Giocatori lo sono tutti, il campione è quello che riesce a dare qualcosa in più, giorno dopo giorno. Ci vuole tanta fortuna, ma anche tanta volontà, passione e abnegazione. Ma, soprattutto, più di ogni altra cosa il campione è quello che tutti i compagni riconoscono come tale. Cercano in lui un leader. I giocatori sono quelli che entrano in campo e giocano. I leader sono quelli riconosciuti anche dai compagni. Anche nella vita è così".
Perché nel calcio moderno girano certe cifre?
"Perché per ogni vendita e acquisto c'è un'offerta ed una richiesta. Tutto qui. Purtroppo bisogna prendere coscienza di questo. Volendo, anche prendere la cosa con le dovute cautele. Ma quest'è".