Matrix: "Ho parlato con Moratti del mio futuro"
Fonte: Sky
Marco Materazzi, intervistato riguardo alle voci di un suo addio dall’Inter circolate sui giornali stamane, ha detto e non detto. Innanzitutto ha glissato sul futuro in Premier League. Marco si è incontrato col presidente Moratti per parlare del suo futuro: “Ogni anno mi incontro sempre il presidente Moratti per definire il futuro”. Si parla di Inghilterra: “Non c’è niente di concreto. Ogni anno parto sempre con la convinzione di giocare. Deciderà il tecnico per il meglio”. Matrix ha poi avuto parole d’amore nei confronti della squadra e soprattutto degli uomini di società: “L’Inter è la mia seconda pelle. Mi dispiacerebbe lasciare in questa maniera, anche perché non ho avuto il giusto commiato da San Siro”.
Poi aggiunge: “Il presidente Moratti è stato molto gentile come, in quanto mi ha permesso di fare quello che voglio”. Ai tifosi dice che “devono rimanere tranquilli. L’Inter è in buone mani, anche senza grandi rinforzi. Branca e Ausilio lavorano alla grande e poi c’è un immenso presidente come Moratti. E' da lui che l'Inter non può prescindere, coadiuvato da Marco Branca e da Piero Ausilio, che in questi anni hanno fatto un'armata".
Sul sito ufficiale dell'Inter appaiono ulteriori dichiarazioni di Matrix: "Se a inizio anno mi sarei aspettato di giocare un po' di più? Ognuno quando parte all'inizio dell'anno è ambizioso, l'importante è che rimanga l'ambizione di giocare, che è sempre stata la mia forza. L'importante è non pretendere, io non ho mai preteso niente, questo lo può dire anche l'allenatore. Se sono ambizioso penso sia un pregio, non un difetto". Una battuta anche sul calcioscommesse: "E' una vergogna, perché penso che siamo talmente fortunati nel poter fare un gioco che è la nostra passione e che diventa il nostro lavoro, che sia vergognoso doversi attaccare allo scommettere su delle partite. Qualora fosse vero e ci fossero delle cose concrete, penso che sia giusto che si paghi molto pesantemente perché è una vergogna. Innanzitutto, però, deve essere tutto verificato. Quello che posso dire è che a noi come Inter e al sottoscritto potrete sempre dire di tutto ma una cosa del genere no, di questo io e la mia società possiamo vantarci".