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Matthaus ricorda: "All'Inter eravamo disposti a morire sul campo l'uno per l'altro. In quella Serie A..."

di Mattia Zangari

Lothar Matthaus, leggendario centrocampista dell'Inter e della nazionale tedesco, ha ricordato con grande trasporto la sua parentesi calcistica nella Serie A degli anni '90, l'età dell'oro del campionato italiano che all'epoca era il più bello del mondo: "Fu un periodo fantastico, il calcio italiano era probabilmente al suo apice, con alcuni giocatori magnifici come Diego Maradona, Ruud Gullit, Roberto Baggio, Marco van Basten... E quelli erano solo i nostri rivali - ha raccontato il Pallone d'Oro 1990 a Fourfourtwo -. Ogni fine settimana era una battaglia, e all'Inter eravamo disposti a morire sul campo l'uno per l'altro".

Matthaus era uno dei tre stranieri che l'Inter, come ogni squadra italiana, poteva tesserare in quegli anni assieme ai connazionali Jürgen Klinsmann e Andreas Brehme: "Condividere quell'esperienza con loro, due giocatori eccellenti con una mentalità enorme, è stato un privilegio. Fuori dal campo, i nostri compagni di squadra ci hanno adottato come fossimo dei loro, italiani che per caso provenivano da un'altra nazione. Abbiamo trascorso tutti molto tempo insieme, nei ristoranti e a casa degli altri. Grazie a quell'unione abbiamo avuto successo in campo. Apprezzo molto le mie medaglie vinte in Serie A e in Coppa UEFA".

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