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Messi non cambia idea e contesta la Liga: "La clausola scadeva alla fine della stagione"

di Stefano Bertocchi
Fonte: AS

Lionel Messi non arretra di un centimetro e ribadisce ancora una volta di voler lasciare il Barcellona. Attraverso un comunicato firmato dal padre Jorge, la Pulce conferma l'intenzione di separarsi dal club blaugrana, come si legge nel documento originale arrivato tra le mani di AS. 

Nella lettera, LaLiga viene accusata di "evidente pregiudizio" e si sostiene che Leo possa andarsene senza pagare la clausola, secondo l'argentino scaduta al termine della stagione sportiva 2019/20. "È evidente che il risarcimento di 700 milioni di euro, previsto al precedente punto 8.2.3.5, non trova applicazione", si legge in una parte della nota inviata all'ente dove sono presenti due punti chiave:

1) Non sappiamo quale contratto abbiano analizzato e quali siano le basi sulle quali concludano che il suddetto avrebbe una "clausola di rescissione" applicabile nel caso in cui il giocatore dovesse decidere di esercitare la clausola unilaterale per liberarsi, con effetto a partire dal termine della stagione 2019/2020.

2) Ciò è dovuto a un evidente errore della Liga. Così come indica letteralmente la clausola 8.2.3.6 del contratto firmato dal giocatore col club: "questo indennizzo non si applicherà qualora la risoluzione del contratto per decisione unilaterale del giocatore abbia effetto a partire dal termine della stagione 2019/2020".

È ovvio quindi che la clausola di risoluzione da 700 milioni di euro non sia assolutamente applicabile.


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