Mihajlovic: "Markovic? Solo Jovetic meglio di lui"
Fonte: Gazzetta dello Sport
L'Inter riceve il Partizan e chi meglio di Sinisa Mihajlovic per spiegare e raccontare i talenti serbi dei bianconeri di Belgrado? L'ex numero 11 nerazzurro ha parlato alla Gazzetta dello Sport, oggi che è il Ct della nazionale del suo paese. "Lazar Markovic è fortissimo. Ha 18 anni ma l’ho già fatto giocare con me: di solito parte da esterno offensivo, bravo tecnicamente, vede la porta, ha tiro, personalità e soprattutto non è giusto dire che è velocissimo...". Perché? "Sembra cavalchi un motorino: lui vola proprio, voglio vedere come lo fermerà l’Inter. Dopo Jovetic è il miglior prodotto del Partizan degli ultimi anni. Questo Partizan domina il campionato da anni: ha tecnica e organizzazione, un buon centrocampo e un buonissimo attacco. Unico neo, la difesa: lì l’Inter dovrà insistere".
Altri gioielli? "Penso a Nemanja Tomic, attaccante esterno pericolosissimo. Poi Marko Scepovic: non so se giocherà perché arriva da un brutto infortunio al ginocchio, ma con le dovute proporzioni sa un po’ di Ibrahimovic, tecnica e fisicità. Poi? Nikola Ninkovic, ’94, centrocampista offensivo. Tutti bei tipi, sanno giocare a calcio. Io sarò a San Siro per osservarli".
Ma in Italia non temono solo le giocate dei baby prodigio di Belgrado. Si teme anche il tifo caldo degli ultrà... "Non posso sapere se succederà qualcosa di grave: questa del Partizan è certamente una tifoseria caldissima, in positivo e in negativo. Io ho cercato di cambiare la mentalità di quelli che vengono a vedere la nazionale: ora non fischiano più l’inno avversario, prima sì; adesso non portano più petardi o cose del genere, prima un bel po’. Poi in trasferta non so che succede: spero nulla di male, anche perché siamo super osservati e soprattutto perché non possiamo permetterci di fare altre figuracce (dopo quella di Genova, ndr)...".
Infine, un'analisi sull'Inter e sulla Serie A. "L’Inter? Contro il Partizan non sarà una passeggiata e per lo scudetto vedo più forti Juve e Napoli. Poi attenzione: avendo così tanta gente di classe e da gol là davanti tutto può succedere...».