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Milan, Scaroni: "San Siro e San Donato? Restano in piedi entrambe le ipotesi. Stamattina ho parlato con Sala e..."

di Mattia Zangari

Paolo Scaroni, presidente del Milan, è il primo ospite a prendere la parola durante l'evento 'Gli Stati Generali del Calcio' al 'Festival dello Sport di Trento': "Quando sono diventato presidente, si viveva ancor nel mondo dei Berlusconi e dei Moratti, proprietari che tiravano fuori denaro a fine anno per finanziare i propri club - la premessa del numero uno rossonero -. Ora la sostenibilità economica è un elemento chiave della vita delle aziende. Sugli stadi sono stato precursore, dicendo che San Siro è obsoleto e andava rifatto. A quell'epoca mi davano del matto, io dicevo che è un vecchio manufatto che va rivisto. Hanno buttato giù Wembley, ancora più Scala del Calcio di San Siro.... Il concetto che Inter e Milan devono dotarsi di uno stadio moderno è arrivato nella testa di tutti, forse perché in tv vediamo gli stadi delle altre società d'Europa, tipo in Germania. Noi siamo indietro di 30-40 anni, non l'Atalanta eh (dice riferendosi a Luca Percassi, presente in sala). Ora stiamo esaminando un'ipotesi, ne ho parlato con Sala stamattina, che è quella originaria di costruire uno stadio nella zona di San Siro, mantenendone le vestigia. Noi siamo rimasti scottati, teniamo desta l'ipotesi a San Donato, dove abbiamo investito 40 milioni di euro. Le due ipotesi restano entrambe in piedi".

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