Milito: "Grazie Mou. Con Benitez, Leo ed Eto'o..."
In un'intervista per Bein Sports Diego Alberto Milito ha scattato alcune istantanee sul suo periodo all'Inter tra passato presente e futuro. Ecco di seguito le sue parole:
Come stai?
"Bene, vengo da un infortunio ma mi sento sempre meglio".
E' la tua ultima stagione all'Inter?
"Devo essere sincero, non lo so. Sinceramente non ci penso: la verità è che sto sfruttando questo momento. Ho sofferto molto per l'infortunio e a giugno faremo un bilancio".
Hai un allenatore che ha segnato la tua carriera?
"A dire il vero ne ho due o tre: il primo credo sia Marcelo Bielsa ai tempi della Selección, col quale ho appreso molte cose. Poi ovviamente José Mourinho: per me è stato uno dei migliori. Non lo ringrazierò mai abbastanza per avermi portato all'Inter , per avermi dato fiducia e anche oggi la nostra relazione è rimasta forte. Non posso dimenticare ancora che mi chiamò quando ero ancora al Genoa. Per me arrivare all'Inter era un salto importante come lo era essere allenato da uno come lui. Non è stato lui a convincermi, era già facile accettare visto che sarei andato in una grande squadra come lo è l'Inter".
E' difficile giocare per Mourinho?
"No, credo sia molto stimolante e penso si sia visto. Sembra uno che chiede molto ai suoi ma al contrario è uno che protegge i giocatori che ha, togliendo loro molta pressione".
Cosa non ha funzionato negli allenatori dell'Inter post-Mou?
"Sia con Benitez che con Leonardo comunque abbiamo vinto titoli. Poi i giocatori e il sistema sono cambiati: insomma sono successe una serie di cose che ci hanno penalizzato".
E' vero che con Samuel Eto'o non eravate i migliori amici del mondo?
"No, avevo buone relazioni come con tutti gli altri compagni. Ovviamente è impossibile essere amici di tutti, ma in campo sono sempre stato cordiale".
Ricordi del Triplete?
"Rimarranno per sempre nella mia memoria. Una delle più grandi gioie che mi siano mai capitate sportivamente. Vincere la Champions è un privilegio: fu indimenticabile sopratutto la semifinale con il Barcellona"
Hai avuto l'opportunità di lasciare l'Inter dopo la vittoria della Champions?
"Sì ho avuto la possibilità due volte, ma all'Inter mi son sempre sentito come a casa. Sarei orgoglioso di poter terminare la carriera qui".