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Moratti: "Un altro club? Non sarebbe lo stesso rispetto all'Inter"

di Christian Liotta

Intervistato da L'Unione Sarda, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha raccontato un aneddoto legato alla sfida tra Inter e Cagliari, storicamente speciale per la sua famiglia legata a doppio filo alla Sardegna: "Ce ne sono tanti, ma ricordo con simpatia quello del 1968 a San Siro. In quel periodo aiutavamo il Cagliari, con mio padre Angelo che aveva una quota in società. I rossoblu ebbero la meglio per 2-0 a tavolino. Miguel Angel Longo venne colpito da una monetina lanciata dagli spalti e ci diedero persa una partita che sul campo avevamo dominato. Fu particolare perdere in quella maniera contro una squadra a cui 'davamo una mano'. Poi arrivò anche lo scudetto per i sardi...".

Moratti conferma inoltre che non è tra i suoi pensieri tornare nel mondo del calcio: "Sarebbe una forzatura e non ci sono più le condizioni. Credo di aver dato tanto al mondo del pallone e sicuramente, se dovessi impegnarmi nell'acquisizione di una società, ci metterei il massimo impegno. Ma non succederà perché non sarebbe la stessa cosa rispetto all'Inter. La Torres? In passato ho aiutato alcune squadre della zona e del territorio, ma non ho mai ritenuto opportuno prelevare una società al di fuori dell'Inter. Ho sempre avuto massimo rispetto delle presidenze locali e non mi sembrava giusto entrare". A proposito del match di domani aggiunge: "Ho sempre rispettato molto il Cagliari e i suoi tifosi. Sono una squadra ostica e a San Siro ci hanno sempre fatto soffrire molto con risultati alterni. In generale hanno un grande pubblico e quando sono andato in Sardegna a seguire le partite ho sempre ricevuto molto affetto".

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