Morosini: "Sono molto legato all'Inter. In futuro..."
Dopo essere stato davvero vicino al ritorno all'Inter negli ultimi giorni della sessione estiva di calciomercato appena andata in archivio, Leonardo Morosini, baby talento del Brescia, ha raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport come ha vissuto questa trattativa: "Sinceramente sono contento di essere rimasto perché il Brescia per me è una seconda famiglia. Compresi gli anni nelle giovanili sono qui da 8 stagioni e mi trovo alla grande. Poi, come è normale, le voci le ho sentite anche io, ma non ho mai avuto l’intenzione di andarmene".
L’Inter però è... l’Inter. Soprattutto per chi ne è tifoso.
"Tifo per l’Inter da quando sono bambino, ho giocato nel Settore giovanile nerazzurro fino ai Giovanissimi Nazionali e ho fatto il raccattapalle a San Siro dagli anni di Mancini fino a quello del triplete con Mourinho. Come potete capire a quei colori sono molto legato".
Di emozioni a bordo campo, a due passi dai suoi idoli, ne avrà vissute tante.
"La più difficile da dimenticare è stata Inter-Sampdoria 3-2 (9 gennaio 2005, ndr) con la rimonta negli ultimi 6 minuti firmata da Martins, Vieri e dal Chino Recoba. Per un bambino di 9 anni è stato un qualcosa di favoloso vedere la propria squadra passare dallo 0-2 al 3-2. Potrei però citarvi tanti altri episodi perché con l’arrivo di Mancini l’Inter è tornata a togliersi soddisfazioni".
Stagione dopo stagione ha ammirato da vicino tanti campioni.
"Di molti ho preso anche l’autografo, a San Siro o la volta che sono stato in visita alla Pinetina. Quell’anno c’era anche Adriano, una forza della natura. Ho visto giocare grandi Inter, squadre che vincevano trofei uno dietro l’altro, e campioni incredibili".
Qualcuno di questi l’ha ispirata?
"Visto il ruolo, dico Sneijder, un numero 10 che faceva il numero 10 e che decideva le partite con le sue giocate. Il mio idolo però è sempre stato e rimane Roberto Baggio. Ho letto anche la sua autobiografia e mi ha insegnato molto".
Sogna di indossare il nerazzurro in futuro?
"Non esiste un calciatore che non punti a giocare in una grande squadra e io non faccio eccezione. Adesso però il mio sogno è andare in Serie A con il Brescia. Lo dico a bassa voce perché prima dobbiamo pensare a conquistare la salvezza. Quando l’avremo assicurata, vedremo dove sarà possibile arrivare":
Si sarebbe sentito pronto per andare subito in Serie A o per la sua crescita è stato meglio restare al Brescia?
"Io sto bene qui e spero che questo sia l’anno della mia consacrazione dopo le 8 reti della passata stagione. Posso migliorare sotto tanti aspetti".
Così magari succederà qualcosa a gennaio...
"Staremo a vedere. Il mercato è strano, ma io sono tranquillo. So di avere appena 20 anni e davanti a me ho una lunga carriera. Nella mia mente ho chiaro dove voglio ad arrivare".